Gazzetta di Reggio

Reggio

Lavori sulla sponda del Tresinaro a Rubiera: opere per oltre 250mila euro

Adriano Arati
Lavori sulla sponda del Tresinaro a Rubiera: opere per oltre 250mila euro

Intervento tra via Pedaggio Pedagna e il ponte sulla strada provinciale 51

2 MINUTI DI LETTURA





Rubiera Oltre duecentocinquantamila euro per sistemare la sponda del torrente Tresinaro. In questi giorni, gli addetti specializzati incaricati dalla Regione Emilia-Romagna sono all’opera nel tratto conclusivo del Tresinaro a Rubiera, poco prima che il corso d’acqua nato fra Carpineti e Felina venga assorbito dal fiume Secchia nel punto in cui segna il confine fra provincia reggiana e modenese.

Il cantiere, con mezzi appositi, è incentrato sulla sponda destra del Tresinaro tra la passerella di via Pedaggio Pedagna e il ponte sulla strada provinciale 51, in una zona di argine al centro, negli ultimi dieci anni, di alcuni cedimenti idrogeologici.

Le manovre di ripristino serviranno per stabilizzare la situazione, evitando nuovi crolli di fango, e prevedono oltre al lavoro con le ruspe e gli scavatori la posa di una serie di massi, di rinforzi interni (pali agganciati e collegati) e il ripristino della sagomatura originaria del torrente. Diverse strategie che puntano prima di tutto a mantenere il corretto deflusso delle acque, anche in caso di piene e di precipitazioni intense e improvvise (ormai un fenomeno costante nella Pianura Padana).

Il costo complessivo è vicino ai 250mila euro. «È un’opera importante per la difesa idraulica del nostro territorio – commenta il sindaco rubierese Emanuele Cavallaro, che parla anche di alcuni alberi storici a fianco del tracciato –. La grande quercia, sotto la quale si riposano all’ombra le ruspe, non solo si è salvata ma è anche più protetta dall’erosione. I lavori sono ancora in corso».

A una manciata di metri di distanza da questo cantiere, altri pezzi pesanti stanno poi operando sul ponte sul Tresinaro che collega l’abitato rubierese alla provinciale 51, la strada che da Salvaterra conduce sino al ponte sulla via Emilia per Modena e al prolungamento dei collegamento verso Fontana e poi verso Campogalliano e l’autostrada A22. In questo caso, l’operazione è coordinata e finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia ed ha richiesto l’introduzione di un senso unico alternato e di velocità ridotte.

Un provvedimento necessario ma che rischia di generare colonne e tappi in uno snodo fondamentale per la circolazione del comprensorio ceramico. Per ridurre i disagi, sono presenti dei movieri che nei momenti di punta si sostituiscono al semaforo installato ad inizio manovre, e gestiscono a mano il traffico nei due sensi di marcia, così da evitare la creazione di lunghe file in entrambe le direzioni.

Il senso unico alternato «dà naturalmente qualche problema: ma manca solo qualche giorno per la posa delle barriere di sicurezza, dopo essere intervenuta sulla struttura del ponte stesso. Sono tutte opere di manutenzione del territorio che è prezioso vedere che vengano fatte», sottolinea sempre Cavallaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA