Toano
Corneto festeggia il restauro dell’antico campanile della chiesa
Adriano Arati
Oggi il taglio del nastro con le autorità, il coro e gli architetti
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Toano La comunità di Corneto festeggia il restauro del grande campanile della chiesa. Nel pomeriggio di oggi la frazione toanese affacciata sulla vallata del fiume Secchia vivrà un momento importante e molto atteso: il varo del restauro del campanile costruito a fianco della chiesa sede di tante opere sacre in legno della celebre famiglia locale dei Ceccati.
L’appuntamento è dalle 15.30, con i vespri guidati dal vicario generale della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla monsignor Alberto Nicelli. Alle 16 sono previsti gli interventi del parroco di Corneto don Bertolini, del sindaco di Toano Vincenzo Volpi, del primo cittadino di Villa Minozzo e consigliere provinciale Elio Ivo Sassi in rappresentanza della Provincia e del capo di gabinetto della presidenza regionale Giammaria Manghi a nome della Regione Emilia-Romagna. Saranno presenti gli amministratori pubblici dei Comuni circostanti e l’architetto Angelo Dallasta della Curia reggiana. A seguire i curatori del restauro, gli architetti Mauro Pifferi e Gianni Gazzotti, presenteranno i dettagli dell’intervento di riqualificazione. A chiudere, un rinfresco. Le varie fasi della cerimonia verranno accompagnate dagli interventi vocali del coro Bismantova.
In questo momento, nei locali del centro culturale “I Cecati” a fianco della chiesa ospitano una mostra di un grande maestro contemporaneo del legno, Clodomiro Borgonovi di Cavola, e ovviamente le opere saranno visitabili nella giornata di domenica. Il campanile restaurato fa parte dell’attuale assetto della chiesa di San Martino a Corneto da oltre quattrocento anni. L’originario luogo di culto risale al dodicesimo secolo e viene distrutto nel 1515. Nel 1620 viene edificata la nuova chiesa in arenaria, consacrata a San Martino e costruita sotto la supervisione di Giacomo Ceccati, appartenente alla grande famiglia di artisti del legno originaria di Stiano (un borgo a poca distanza da Corneto).
In questo progetto è prevista la torre campanaria, la cui ideazione viene attribuita direttamente al nome più celebre della dinasta, Antonio Ceccati; viene costruita nel diciassettesimo secolo poi e sottoposta poi a diversi ampliamenti e modifiche, così come il corpo principale dell’edificio, nel corso degli anni. L’ultimo allargamento della chiesa risale al 1924, quando la struttura viene allungata di cinque metri. Negli ultimi decenni, la chiesa e la canonica, oltre a diventare casa del centro culturale “I Ceccati”, si sono trasformate in un riferimento per gli artigiani del presepe, con tanti appassionati a ritrovarsi, spesso sotto la guida di un grande maestro internazionale, Antonio Pigozzi di Gazzano di Villa Minozzo.
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