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Frodi al fisco per oltre 70 milioni: scoperti a Reggio Emilia 21 evasori totali

Frodi al fisco per oltre 70 milioni: scoperti a Reggio Emilia 21 evasori totali

Il bilancio della Finanza in occasione del 248esimo anniversario della fondazione

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Reggio Emilia Frodi al fisco per oltre 70 milioni, 21 evasori totali (con redditi non dichiarati e posti sotto sequestro per più di sette milioni), 15 lavoratori “in nero” e beni per un valore di 35 milioni circa sequestrati nell’ambito di operazioni contro il riciclaggio e ai sensi della normativa antimafia. Sono alcuni dei dati emersi dal bilancio degli ultimi 17 mesi dell’attività della Guardia di finanza, che ieri alla caserma Borghi, sede del comando provinciale, ha celebrato il 248° anniversario della fondazione del corpo alla presenza del prefetto, Iolanda Rolli.

Nel suo intervenuto il comandante provinciale, Filippo Ivan Bixio, ha tracciato il bilancio operativo dal l’1 gennaio 2021 al 31 maggio 2022, ringraziando il prefetto per la costante e attenta guida ed esprimendo vivo apprezzamento verso i finanzieri reggiani, per lo straordinario impegno profuso.

Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Finanza di Reggio, Correggio e Guastalla ha eseguito circa 15 mila controlli e circa 650 indagini per contrastare illeciti economico-finanziari, distorsioni del mercato e infiltrazioni della criminalità nell’economia. Le attività investigative hanno permesso di accertare frodi per circa 70 milioni.

In particolare, è stata sviluppata, nel 2021, un’indagine su delega della Procura, con un’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e alle indebite compensazioni con crediti inesistenti, da cui è emerso il coinvolgimento di numerose società operanti sul territorio nazionale e in svariati settori economici, tutte formalmente intestate a prestanomi, ma di fatto amministrate dagli appartenenti al sodalizio criminale. Le indebite compensazioni si sono perfezionate a vantaggio di circa 100 imprese con sedi sull’intero territorio nazionale.

Sono stati individuati 21 evasori totali e 15 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperto, inoltre, un caso di evasione internazionale, riconducibile a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine

I soggetti denunciati per reati tributari sono 350, di cui 12 in arresto. Il valore dei beni sequestrati da evasioni e frodi è di oltre 7 milioni.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 2 agenzie clandestine e di denunciare 3 soggetti. È stata inoltre data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo a una piattaforma di scommesse sportive online, riferibile ad una società straniera operante in Italia in assenza delle necessarie autorizzazioni. Gli investigatori inoltre hanno osservato un’inattesa evoluzione della raccolta “a distanza” delle giocate effettuate dai singoli scommettitori, con consegna del denaro contante (in cambio della ricevuta di gioco) ai dipendenti delle agenzie di scommesse, presso punti di incontro di volta in volta prestabiliti con i clienti, per le vie della città, rendendo così più difficoltosa la ricostruzione dell’attività illecita.

L’operazione in questione testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza per reprimere tutte le forme di illegalità che interessano il peculiare comparto dei giochi e delle scommesse.

L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dall’emergenza Covid non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia: 130 controlli, che hanno portato alla denuncia di più di 8 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 800 mila euro.

Gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati oltre 250, cui si aggiungono oltre 50 indagini: oltre 60 soggetti sono stati denunciati e 34 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali per oltre 4 milioni. Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 10 mila euro, come quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale.

Nei controlli sul reddito di cittadinanza, sono stati scoperti 350 mila euro indebitamente percepiti e denunciate 44 persone.

Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del Pnrr. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e delitti contro la pubblica amministrazione sono state 14. Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato di quasi 27 milioni. l

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