Gazzetta di Reggio

Guastalla Una vera e propria aggressione ai danni del macchinista e del capotreno è avvenuta sulla linea ferroviaria Parma-Suzzara. A denunciare l’ennesimo caso di violenza ai danni degli operatori delle ferrovie è la Uiltrasporti con una nota firmata da Fabio Piccinini, segretario regionale Uiltrasporti Emilia Romagna; Alfonso Merluzzo, tesoriere e segretario organizzativo Uiltrasporti Emilia Romagna; Lucio Pantini, segretario ferrovieri Uiltrasporti Emilia Romagna. A nome di tutto il sindacato di categoria, i tre esprimono solidarietà al capotreno e al macchinista anticipando che saranno al loro fianco per supportarli in tutte le azioni che riterranno opportuno intraprendere.

«Un soggetto – raccontano – dopo essere stato allontanato dalle forze d’ordine dal treno e denunciato in quanto non in possesso del titolo di viaggio e nascosto in bagno, si è presentato poche ore dopo su un altro convoglio, dove prestava servizio lo stesso capotreno. Una volta sceso alla stazione di Sorbolo, ha preso a sassate il treno cercando di colpire il personale viaggiante». L’uomo, in particolare, sarebbe stato fatto scendere, con l’intervento della Polfer a Guastalla, e da qui poi, poco dopo, avrebbe preso un nuovo treno diretto a Parma, dal quale è sceso a Sorbolo, dove ha dato in escandescenze. «Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con i soliti criminali, nel silenzio assoluto delle autorità competenti – dicono dalla Uiltrasporti –. Serve più sicurezza, in particolare sulle linee periferiche, e taluni soggetti, una volta fermati devono ricevere il “Daspo” dai mezzi pubblici. È un diritto sacrosanto di ogni operatore recarsi al lavoro con l’obbiettivo di rientrare a casa, al termine del turno, sano e salvo».

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