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Pos e polemiche

Zanichelli (M5S) attacca Draghi: «Siano multati gli uffici pubblici»

Tabaccherie e obbligo Pos. Tabaccheria di Berlato Luca
Tabaccherie e obbligo Pos. Tabaccheria di Berlato Luca

Pagamenti elettronici e sanzioni: richiesti pari trattamenti

30 giugno 2022
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Reggio Emilia «Gli esercizi commerciali reggiani hanno ragione a lamentarsi». Il deputato guastallese del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli prende posizione.


Il governo Draghi finisce nel mirino per le sanzioni anticipate di sei mesi ai professionisti sprovvisti di sistemi di pagamento elettronico (Pos). «Le sanzioni sono state introdotte solo per gli esercizi privati e non per la pubblica amministrazione – espone Zanichelli – e ciò non è giusto, come ho fatto presente in aula nell'intervento per la presentazione di un ordine del giorno sul tema sottoscritto anche da altri colleghi del Movimento 5 Stelle per sottolineare il fatto che la nostra proposta di estendere le sanzioni alla pubblica amministrazione non è stata accettata dal governo».


Per il parlamentare guastallese è più di una questione di puntiglio. «A oggi, non tutta la pubblica amministrazione è attrezzata all'accettazione dei pagamenti elettronici – la ricognizione del deputato –, basta vedere dove i parchimetri accettano solo monete o ad esempio quando un cittadino deve pagare i 22 euro rigorosamente in contanti per rinnovare la carta d'identità elettronica, e comuni, anche reggiani, come Bibbiano o Gattatico che sul proprio sito riportano candidamente che per prestazioni di questo tipo accettano solo moneta cartacea. Ecco, se il governo introduce le sanzioni per gli esercizi commerciali sprovvisti di post non ci entusiasma come approccio. Ma se lo Stato lo fa, riteniamo che dovrebbe avere il buon gusto di usare lo stesso metro anche nei confronti della pubblica amministrazione».


Zanichelli ripercorre la misura del cashback, varata dall’ex presidente del Consiglio e attuale presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. «Una possibile estensione del cashback poteva consistere nella suddivisione del beneficio tra il cliente e l'esercizio commerciale di piccole dimensioni, così da alimentare un circuito positivo fondato sulla reciproca convenienza del meccanismo – ribadisce il parlamentare –. Il governo Draghi, al contrario, ha deciso frettolosamente di cestinare il cashback e anticipare l'introduzione delle sanzioni per la mancanza del Pos nei piccoli esercizi commerciali, come testimoniato dal decreto Pnrr-2. Una strategia rischiosa in un sistema tributario che dovrebbe vedere tutte le parti del sistema cooperare per il raggiungimento di una crescita complessiva nell’innovazione dei pagamenti».
 

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