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La coop Madre Teresa compie 20 anni e rilancia


	Compie venti anni il progetto di sostegno a donne in stato di difficoltà guidato dal Gruppo Madre Teresa
Compie venti anni il progetto di sostegno a donne in stato di difficoltà guidato dal Gruppo Madre Teresa

Nel 2021 tre nuove strutture per donne e bimbi fragili

01 luglio 2022
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Reggio Emilia Si è rafforzato, nel 2021, il sostegno assicurato dalla cooperativa sociale Madre Teresa a donne e bambini in particolare fragilità. Lo scorso anno, coincidente con il ventennale di attività, la cooperativa ha accolto 226 donne e bambini (di cui 120 su segnalazione del Comune di Reggio Emilia e altri Comuni reggiani, oltre che da Caritas, Ausl e prefettura), vale a dire 47 in più rispetto al 2020; ma, soprattutto, ha aperto o assunto la gestione di tre nuove strutture destinate a sostenere donne in situazione di disagio mentale, in forte difficoltà abitativa o in particolari stati di marginalità sociale.


«Nuovi progetti e servizi – sottolinea Liza Vezzani, presidente della coop sociale che conta 55 soci, 61 lavoratori e 65 volontari e un fatturato di 2,3 milioni di euro – che hanno esteso la possibilità di sostenere donne e bambini fragili grazie al rafforzamento della collaborazione con realtà pubbliche, a partire dal Comune di Reggio, la Chiesa reggiana e altre realtà della cooperazione sociale del nostro territorio come il Consorzio Oscar Romero, Progetto Crescere e L’Ovile».


Le nuove attività partite nel 2021 sono state segnate, in ordine cronologico, dall’avvio del servizio educativo nell’appartamento di accoglienza in emergenza aperto dalla Caritas reggiana e dalla Migrantes, nell’ambito del progetto “Maria di Magdala”, per donne o mamme con bambini che vivono una forte marginalità sociale: qui sono state accolte 7 donne e un minore.


Nel mese di aprile, poi, Madre Teresa ha aperto “Casa Ester”, il primo appartamento della coop dedicato al cohousing femminile per donne con disagio mentale .

«In collaborazione con la coop L’Ovile – spiega Lisa Vezzani – qui assicuriamo un accompagnamento educativo, insieme ad un luogo accogliente e familiare, che consoli le autonomie e le potenzialità delle ospiti». Quattro le donne attualmente accolte in coabitazione.


Sempre in aprile è iniziata la gestione di “Casa Cavazzoli”, struttura del Comune di Reggio per l’assistenza abitativa temporanea di donne e mamme con bambini in percorsi con i Servizi sociali territoriali: 23 le persone presenti, di cui 12 bambini.


«Queste attività – sottolinea Lisa Vezzani – sono andate ad integrare il sostegno offerto dalle nostre due strutture (casa San Leonardo e casa Sara) in cui assicuriamo accoglienza e percorsi educativi 24 ore su 24 (33 i bambini e 25 le donne accolte nel 2021), gli appartamenti per l’autonomia a diversa intensità educativa (26 donne e 33 bambini accolti nel 2021), l’accoglienza in appartamento di richiedenti asilo (donne con bambini, donne sole o nuclei familiari, per un totale di 34 persone), i servizi domiciliari (43 tra adulti e bambini), il lavoro di formazione e inserimento lavorativo sviluppato con il laboratorio “Mani in pasta” (18 persone) e i servizi di accompagnamento al lavoro che hanno coinvolto in totale 77 donne». Il valore delle attività si è portato a 2,3 milioni di euro, ancora al di sotto dei 2,4 del 2019, ma in decisa ripresa rispetto ai 2,06 del 2020.

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