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I taxisti reggiani spengono i motori

I taxisti reggiani spengono i motori

Ctr in sciopero oggi e domani per protestare contro la liberalizzazione

04 luglio 2022
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i Luciano Salsi

Reggio Emilia Oggi e domani i taxisti si fermeranno anche nella nostra città per contestare il disegno di legge che prevede la liberalizzazione del trasporto pubblico non di linea favorendo, a loro avviso, le multinazionali pronte ad impadronirsene. Il Consorzio Taxi Reggio Emilia aderisce alla protesta e ne dà comunicazione alla cittadinanza scusandosi per i possibili disagi e attribuendone la responsabilità alla sordità del Governo alle richieste della categoria.

L’oggetto del contendere è l’articolo 10 del Ddl, che liberalizza il servizio aprendo le porte alle grandi società che si propongono come intermediarie su piattaforme digitali. Vi sono coinvolti sia i taxisti sia gli Ncc ( noleggio con conducente). «Questo sistema – spiega Lorenza Savarese, presidente del Consorzio Ctr – oggi è regolamentato da Comune, regioni e governo in tutte le sue forme, ivi comprese le tariffe, che sono stabilite dai comuni. Questa modalità tutela il consumatore da eventuali richieste eccessive». Le attuali tariffe non sono alla portata di tutti: il servizio minimo costa 7,50 euro e allo scatto di partenza, pari a 4,20 euro, se ne devono aggiungere 1,28 per ogni chilometro di percorrenza e 27,70 per ogni ora di sosta.

Il Ctr, però, esclude che la liberalizzazione possa avvantaggiare la clientela. «Già oggi – prosegue Savarese – nei momenti di maggiore richiesta le multinazionali applicano aumenti tariffari ingiustificati (anche del 20 o 30%)». A suo avviso le grandi società mirano soltanto a creare «un monopolio che gli permetta di guadagnare e nel contempo sfruttare i lavoratori del settore, come oggi succede nel settore del delivery food, fra l’altro pagando le tasse all’’estero».

Secondo il Ctr dalla liberalizzazione ci si deve aspettare anche un peggioramento del servizio, poiché ciò comporterebbe l’assunzione di autisti privi di preparazione ed esperienza, disposti a lavorare ore su ore senza controlli, aumentando così il rischio per i passeggeri. Oggi invece i turni di lavoro sono regolamentati dall’amministrazione comunale. Ogni autista deve frequentare corsi di formazione. Una commissione disciplinare controlla ogni segnalazione degli utenti intervenendo sul taxista in caso di negligenza. «Se il settore verrà liberalizzato – denuncia il Ctr – la tutela dell’utenza non sarà più garantita». l

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