Gazzetta di Reggio

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Roman Fiocco azzurro in canonica È il bimbo di una ucraina in fuga

Roman Fiocco azzurro in canonica È il bimbo di una ucraina in fuga

Vezzano Mamma e piccolo ospitati assieme a un’altra donna con una figlia

06 luglio 2022
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i Domenico Amidati

Vezzano Fiocco azzurro in canonica: è nato Roman. La mamma è l’ucraina Marianna, in fuga dalle bombe e arrivata a Vezzano tre mesi fa con il pancione.

Marianna è arrivata dopo un lungo viaggio fatto assieme all’amica Yulia e alla figlia di quest’ultima, Emilia, per arrivare in Italia, a Vezzano, finalmente in salvo. Pochi giorni dopo lo scoppio della guerra, Marianna è stata accolta dal parroco don Massimiliano Giovannini. Ora vive in canonica con il piccolo Roman, nato pochi giorni fa all’arcispedale Santa Nuova di Reggio Emilia. Con lei vivono anche l’amica Yulia e la figlia di quest’ultima, che ha sei anni e frequenta la scuola materna di Vezzano. Provengono da Leopoli, una delle città simbolo di questa guerra assurda, e sono state ospitate nell’ambito del progetto di accoglienza nato dalla collaborazione di Casa Betania, di Albinea e della Fondazione Giulia Maramotti. Erano fuggite dalle bombe e dalle loro famiglie per garantire la salvezza al nascituro e alla bambina di Yulia, nonostante nell’anno del Signore 2022 di guerre e di bombe non si dovrebbe neppure sentire parlare. Sono storie tristi, fatte di morti, di case distrutte, di lavori e attività abbandonate, di mariti, figli e fratelli di cui talvolta non si hanno più notizie. In tutto questo la nascita di Roman rappresenta un segno di speranza. Perché anche la guerra, la sua ferocia e la sua crudeltà, nonostante tutto, non può sopire la forza della vita, che anche dalle macerie della storia riesce a far spuntare un germe di speranza.

Don Massimiliano al riguardo sottolinea: «Per noi è stato un dono poter accogliere queste persone: un momento di comunione. Questo ha attivato tante persone che si sono rese disponibili in forme diverse per dar loro un aiuto in un momento difficile, e per noi è stata un opportunità di condivisione».l