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Emergenza siccità

Bottiglie d’acqua razionate: al Conad Le Vele di Reggio Emilia solo sei casse a famiglia

Gabriele Farina

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Un cartello con il numero massimo di casse acquistabili
 

La direttrice Rondanini: «L’obiettivo è dare la possibilità di acquisto a tutti»

11 luglio 2022
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Reggio Emilia La siccità morde, la grande distribuzione corre ai ripari. Al Conad Le Vele sono apparsi lo scorso fine settimana cartelli del tipo “Acquisto massimo”, seguiti dal numero di casse comperabili alla volta.


La politica aziendale è svelata da Paola Ancilla Rondanini, direttrice e legale rappresentante del centro commerciale di viale Regina Margherita 33.

«L’obiettivo è cercare di dare l’acqua a tutti», sottolinea Rondanini. Al tempo dello stato d’emergenza per la siccità si vive letteralmente alla giornata. La direttrice spiega che l’emergenza idrica è un tassello di un mosaico ben più intricato.


«In questo periodo l’arrivo dell’acqua non è regolare – evidenzia Rondanini – e ci sono altri problemi. Per esempio, società che imbottigliano l’acqua ci hanno fatto sapere che hanno difficoltà ad aggiungere anidride carbonica per “gasare” l’acqua. Inoltre, ci sono i problemi dei trasporti e della produzione».

La somma dei problemi determina un minor apporto negli scaffali rispetto alle quantità richieste dal centro commerciale. Di conseguenza, il Conad Le Vele ha deciso di adottare la scelta di razionare gli acquisti massimi nei periodi più complicati.


«L’acqua arriva un po’ a singhiozzo nei fine settimana – prosegue Rondanini – e quindi abbiamo deciso di mettere un tetto massimo per dare a tutti la possibilità di acquistarla».

Non tutti possono essere contenti della scelta. Pensiamo a chi acquista grandi quantità di bottiglie per poi rivenderle all’interno delle proprie attività. Un altro possibile esempio è dato dalle scorte, sulla scia di quanto accaduto nelle immediate settimane dall’inizio di un’altra emergenza dei nostri giorni: la pandemia.


Nella primavera di due anni fa le casse d’acqua sono diventate generi di cui fare una maggiore scorta insieme ad altri prodotti, tra cui la farina, la pasta e l’olio di semi.

La lezione è servita e il centro commerciale ha deciso di farne tesoro, invitando i clienti a mantenere comportamenti virtuosi. Invitare è il verbo chiave. «Se un cliente si presenta con più bottiglie del previsto in cassa è invitato a lasciare quelle in eccesso», assicura la direttrice.

Se il cliente dovesse “riscaldarsi” è invitato a mantenere la calma, ponendo acqua sul fuoco delle polemiche. «Abbiamo sempre avuto un buon rapporto con i clienti», conclude Rondanini.


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