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Danni dal sisma Lavori sulla volta dello scalone del Convitto Corso

Elisa Pederzoli
Danni dal sisma Lavori sulla volta dello scalone del Convitto Corso

Al via l’installazione della impalcatura. L’intervento ammonta a 70mila euro

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Correggio I danni risalgono al sisma del 9 febbraio scorso, quando due scosse di magnitudo 4 e 4.3 hanno colpito la pianura reggiana, con epicentro tra i Comuni di Correggio e Bagnolo. Terremoti che hanno fatto registrare delle repliche nei giorni immediatamente successivi.

Non si erano registrati per fortuna danni importanti, ma in quell’occasione come avviene di solito, i Comuni mandano a controllare gli edifici pubblici – scuole in primis – i loro tecnici e nel caso del Convitto Corso erano emerse lesioni sospette nella volta dello scalone monumentale dello storico edificio che ospita la scuola.

Successivamente, il Comune di Correggio aveva provveduto ad affidare lavori di verifica delle condizioni di stabilità con l’utilizzo di un apposito trabattello per raggiungere la quota, mediante poi saggi realizzati in corrispondenza delle lesioni. Un’azione che ha permesso di rilevare la stratigrafia della volta e lo stato di conservazione dei fissaggi.

Tale analisi in effetti ha in seguito evidenziato – così si legge in una determinazione del Comuni, datta 26 luglio scorso – «diverse lesioni e molteplici criticità che ne compromettono la stabilità, dal momento che gli intonaci sono distaccati dalla struttura portante e l’intero sistema vibra notevolmente».

Da qui, la necessità di valutare come intervenire per risolvere il problema, con l’obiettivo di evitare ulteriori danni alla struttura e riuscire a riaprire lo scalone – che attualmente è chiuso al passaggio – in occasione della riapertura delle scuole, che è prevista per il 15 settembre. Nell’edificio che ospita il Convitto hanno sede la scuola primaria, secondaria di primo grado (di competenza comunale) e di secondo grado (di competenza provinciale). Ne è nato intanto un protocollo d’intesa con la Provincia per la progettazione e la successiva realizzazione dell’opera di messa in sicurezza: prevede l’anticipo da parte del Comune di 70mila euro, che sono di competenza della Provincia e che successivamente la Provincia stessa rimborserà al Comune. Quindi, l’intervento che sarà caratterizzato dall’installazione di un ponteggio con strutture tubolari smontabili per i lavori e di sostegno alla volta. Poi, si procederà con la vera e propria opera di messa in sicurezza. Questo avverrà attraverso l’affidamento diretto a Consorzio Ponteggi Gabbi s.c.a.r.l. di Bentivoglio (Bologna), a Marmiroli Srl di Bagnolo e all’ingegner Luca Chiarini.l

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