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Le strappa il cellulare dalla borsa e vuole soldi per ridarlo: arrestato

Tiziano Soresina

	Secondo la polizia il 24enne ha preso con la forza la borsetta per poi volere dei soldi per il cellulare
Secondo la polizia il 24enne ha preso con la forza la borsetta per poi volere dei soldi per il cellulare

Resta in carcere il 24enne accusato di rapina impropria e tentata estorsione

05 agosto 2022
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Reggio Emilia Due amici italiani (un ragazzo e una ragazza) e un terzo amico nigeriano che s’incontrano – mercoledì pomeriggio nei pressi del fast food Mc Donald’s – quando all’improvviso accade qualcosa, a tal punto che viene richiesto l’intervento della polizia. E saranno momenti talmente concitati che alla fine il nigeriano 24enne Wisdom Innocent viene arrestato con due accuse pesanti: tentata estorsione e rapina impropria.


Ma cos’era accaduto? Secondo quanto ricostruito dai poliziotti – coordinati dal sostituto procuratore Giacomo Forte titolare dell’indagine – Innocent si era scagliato contro la ragazza e con uno strattone s’impossessava della borsetta, da cui estraeva il telefonino. A quel punto sempre il 24enne si rivolgeva ai due ragazzi dicendo che avrebbe consegnato il cellulare solo in cambio di denaro. Una situazione che diventava sempre più tesa, finché uno dei due ragazzi riusciva a chiamare la polizia, chiedendo un intervento urgente perché il tutto stava degenerando. Veloce l’arrivo degli agenti che non ci hanno messo molto a mettere nel mirino il nigeriano, subito perquisito. E in effetti nei suoi pantaloni hanno trovato il telefonino della giovane. Da qui all’arresto di Innocent il passo è stato breve. Ieri mattina si è tenuta davanti al gip Dario De Luca l’udienza di convalida dell’arresto per i due reati contestati (tentata estorsione e rapina impropria). Un’udienza rivelatasi complicata perché il nigeriano, in un faticoso italiano, ha cercato di dare la sua ricostruzione dei fatti, spiegando in qualche modo la sua posizione in Italia.


Assistito dall’avvocato Alessio Fornaciari, dice di non avere documenti perché gli sono stati rubati, comunque la sua posizione nel nostro Paese sarebbe regolare perché gode di protezione internazionale e vive in una casa d’accoglienza della cooperativa sociale L’Ovile. Inoltre sulla vicenda ha dato una versione ben diversa, ora al vaglio della polizia. Il pm Forte ha chiesto – ottenendola dal gip De Luca – la misura cautelare del carcere per il 24enne, mentre il difensore si è riservato di procurarsi i documenti che provino l’identità e la regolare permanenza in Italia del suo assistito, per poi chiedere una misura restrittiva più soft. Al momento, quindi, il nigeriano resta in cella.


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