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Il sottopasso di Santa Croce una latrina

Alice Benatti
Il sottopasso di Santa Croce una latrina

Lasciato all’incuria tra feci, cartacce e bottiglie abbandonate sulle scale. Il comitato: «Doveroso tenerlo pulito»

06 agosto 2022
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Reggio Emilia «Buon giorno vorrei segnalare che il sottopasso di porta Santa Croce è diventato un gabinetto pubblico».

Il reggiano Valerio Daddi, chiamando la Gazzetta, si dice stanco di una situazione che ha più volte segnalato al Comune di Reggio Emilia senza purtroppo vedere un miglioramento del problema: un forte odore di urina, feci sulle scale, bottiglie di alcolici abbandonate sul cemento.

Certo la responsabilità è in prima battuta dell’inciviltà e della maleducazione dei singoli, ma questo cittadino chiede uno sforzo maggiore a chi ha il compito di tenere pulita la città.

Camminando ieri mattina lungo il sottopasso di porta Santa Croce, che collega via Roma a viale Ramazzini (e dove i pedoni devono prestare attenzione alle biciclette che sfrecciano), l’odore di urina è effettivamente nauseante.

Una volta raggiunte le scale, appare poi evidente che c’è chi utilizza questo luogo di passaggio non solo per urinare: intorno alle 12 un grosso escremento ricoperto di mosche giaceva infatti sotto al solo rovente accanto a un fazzoletto, utilizzato senza troppe remore per tentare di pulirsi una volta ultimati i propri bisogni.

Accanto, a terra, c’erano anche un pacchetto di sigarette, resti di cibo e tre bottiglie di birra in vetro (si ricorda che fino al 31 ottobre l’ordinanza comunale contro il degrado che vige anche in via Roma vieta il consumo di alcolici negli spazi pubblici).

«Sicuramente il sottopasso è lasciato all’incuria – commenta Stefano Buffagni, portavoce del comitato “Ascoltare Santa Croce” – tenerlo pulito sarebbe doveroso e auspico che ci siano passaggi più frequenti da parte degli addetti- Lì alcuni cittadini lì ci segnalano anche movimenti di spaccio».