Azzannati dai cani al Passo, la risposta dei sindaci
Ventasso e Villa Minozzo intervengono per l’incolumità dei turisti: distanza di almeno 150 metri da sentieri e rifugi, recinti e pastore presente
Villa Minozzo Quella dei cani pastore che attaccano gli escursioni al Passo di Lama Lite –più di uno è stato costretto a rivolgersi alle cure del pronto soccorso per un morso, ma tanti altri sono coloro che sono stati aggrediti – sta diventando a tutti gli effetti un problema di sicurezza pubblica: anche ieri e il giorno prima si sono registrate aggressioni e attacchi. Per questo, il primo concreto provvedimento è la firma di due ordinanze fotocopia da parte dei sindaci di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, e di Ventasso, Enrico Ferretti, per cercare intanto di mettere nelle condizioni di intervenire di fronte alle violazioni i carabinieri forestali.
«Tutti devono rispettare le regole. A me interessa che sul Cusna vengano 20mila persone e che possano andarci in sicurezza, come andrebbero in piazza della Vittoria. Chiedo sensibilità e rispetto anche per noi poveri sindaci del Crinale e non che qualcuno di turno pensi di essere padrone del territorio». Il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi commenta così la grave situazione che si è venuta a creare in uno dei punti più battuti dal turismo montano nella nostra provincia: dove non passano solo gli esperti, ma che è frequentato facilmente da famiglie e gruppi con bambini. Un particolare che rende la situazione attuale una vera emergenza, di cui gli enti pubblici in primis sono preoccupati: il timore è che possa succedere qualcosa di peggio delle aggressioni fin qui registrate. Per questa ragione, entrambi i Comuni hanno emesso l’ordinanza. «I cani non sanno leggere i cartelli dei confini... Siamo territorio di prossimità e anche Ventasso deve affrontare quello che sta succedendo con i pastori che arrivano dalla Toscana e vanno alle fonti del Secchia. Abbiamo tanta gente che gira in bici e a piedi e dobbiamo tutelarla. Dobbiamo garantire l’incolumità alla gente, non dare spazio a chi vuole che succeda tutto questo» sono le parole del primo cittadino di Ventasso, Enrico Ferretti.
Le ordinanze firmate ieri sono chiare e fanno deciso riferimento a «numerosi eventi segnalati, nei quali i cani adibiti alla guardiania dei greggi di pecore o altro bestiame, per i quali la monticazione avviene in prossimità di zone ad alta densità turistica hanno morsicato e aggredito vari turisti». Oltre a richiamare i proprietari degli animali alle responsabilità che ciò comporta, i sindaci ordinano di «tenere una distanza minima di 150 metri dei cani e dei greggi dai sentieri percorsi da bikers, escursionisti, turisti comunque dalle zone ad alta frequenza turistica e di passaggio», anche quindi da sentieri forestali e rifugi. « I cani da guardiania possono svolgere il loro lavoro durante il pascolo del bestiame, solo e comunque alla presenza di un custode/pastore, al quale il cane obbedisca in caso di richiamo – si legge ancora – I cani da guardiania, se il pastore/custode si allontana dal gregge o dagli stessi per motivi di urgenza, devono essere posti in sicurezza ovvero nell’impossibilità di morsicare/aggredire ovvero collocati all’interno di un recinto chiuso, oppure affidati ad altro custode al quale obbediscano in caso di richiamo, oppure legati a manufatti appositi (solidi e ben radicati nel terreno, posti all’ombra) con un guinzaglio con una lunghezza non superiore a 1,50 metri per una durata massima di minuti 10».
L’ordinanza ha validità 60 giorni e consentirà ai carabinieri forestali – che hanno già fatto più di un sopralluogo – di intervenire in caso di violazione.
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