Gazzetta di Reggio

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L’ordinanza

Azzannati dai cani al Passo, la risposta dei sindaci

Elisa Pederzoli

	Il recinto pieno di pecore nei pressi del bivio per il Rifugio Battisti scattata giovedì scorso sul Crinale (Foto di Paolo Canovi)
Il recinto pieno di pecore nei pressi del bivio per il Rifugio Battisti scattata giovedì scorso sul Crinale (Foto di Paolo Canovi)

Ventasso e Villa Minozzo intervengono per l’incolumità dei turisti: distanza di almeno 150 metri da sentieri e rifugi, recinti e pastore presente

07 agosto 2022
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Villa Minozzo Quella dei cani pastore che attaccano gli escursioni al Passo di Lama Lite –più di uno è stato costretto a rivolgersi alle cure del pronto soccorso per un morso, ma tanti altri sono coloro che sono stati aggrediti – sta diventando a tutti gli effetti un problema di sicurezza pubblica: anche ieri e il giorno prima si sono registrate aggressioni e attacchi. Per questo, il primo concreto provvedimento è la firma di due ordinanze fotocopia da parte dei sindaci di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, e di Ventasso, Enrico Ferretti, per cercare intanto di mettere nelle condizioni di intervenire di fronte alle violazioni i carabinieri forestali.


«Tutti devono rispettare le regole. A me interessa che sul Cusna vengano 20mila persone e che possano andarci in sicurezza, come andrebbero in piazza della Vittoria. Chiedo sensibilità e rispetto anche per noi poveri sindaci del Crinale e non che qualcuno di turno pensi di essere padrone del territorio». Il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi commenta così la grave situazione che si è venuta a creare in uno dei punti più battuti dal turismo montano nella nostra provincia: dove non passano solo gli esperti, ma che è frequentato facilmente da famiglie e gruppi con bambini. Un particolare che rende la situazione attuale una vera emergenza, di cui gli enti pubblici in primis sono preoccupati: il timore è che possa succedere qualcosa di peggio delle aggressioni fin qui registrate. Per questa ragione, entrambi i Comuni hanno emesso l’ordinanza. «I cani non sanno leggere i cartelli dei confini... Siamo territorio di prossimità e anche Ventasso deve affrontare quello che sta succedendo con i pastori che arrivano dalla Toscana e vanno alle fonti del Secchia. Abbiamo tanta gente che gira in bici e a piedi e dobbiamo tutelarla. Dobbiamo garantire l’incolumità alla gente, non dare spazio a chi vuole che succeda tutto questo» sono le parole del primo cittadino di Ventasso, Enrico Ferretti.


Le ordinanze firmate ieri sono chiare e fanno deciso riferimento a «numerosi eventi segnalati, nei quali i cani adibiti alla guardiania dei greggi di pecore o altro bestiame, per i quali la monticazione avviene in prossimità di zone ad alta densità turistica hanno morsicato e aggredito vari turisti». Oltre a richiamare i proprietari degli animali alle responsabilità che ciò comporta, i sindaci ordinano di «tenere una distanza minima di 150 metri dei cani e dei greggi dai sentieri percorsi da bikers, escursionisti, turisti comunque dalle zone ad alta frequenza turistica e di passaggio», anche quindi da sentieri forestali e rifugi. « I cani da guardiania possono svolgere il loro lavoro durante il pascolo del bestiame, solo e comunque alla presenza di un custode/pastore, al quale il cane obbedisca in caso di richiamo – si legge ancora – I cani da guardiania, se il pastore/custode si allontana dal gregge o dagli stessi per motivi di urgenza, devono essere posti in sicurezza ovvero nell’impossibilità di morsicare/aggredire ovvero collocati all’interno di un recinto chiuso, oppure affidati ad altro custode al quale obbediscano in caso di richiamo, oppure legati a manufatti appositi (solidi e ben radicati nel terreno, posti all’ombra) con un guinzaglio con una lunghezza non superiore a 1,50 metri per una durata massima di minuti 10».
L’ordinanza ha validità 60 giorni e consentirà ai carabinieri forestali – che hanno già fatto più di un sopralluogo – di intervenire in caso di violazione.


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