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Reggio Emilia e Guastalla

La Diocesi attraverso i secoli grazie a un’opera iniziata 16 anni fa


	Il vescovo emerito Adriano Caprioliintroduce la versione 2012 dell’opera sulla diocesi di Reggio e Guastalla
Il vescovo emerito Adriano Caprioliintroduce la versione 2012 dell’opera sulla diocesi di Reggio e Guastalla

Il libro avviato nel 2006 dal vescovo Caprioli

07 agosto 2022
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Reggio Emilia Quattro solidi volumi articolati in sette tomi per complessive 5.165 pagine, una sessantina tra qualificati ricercatori ed estensori, oltre ad un cospicuo apparato cartografico di trentatré tavole. Questi i numeri che sintetizzano e denotano la Storia della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.


Un’impresa veramente ciclopica avviata nell’ormai lontano 2006 dal vescovo Adriano Caprioli e affidata alla competente cura di don Giovanni Costi e Giuseppe Giovanelli e pubblicata dall’Editrice Morcelliana di Brescia; a Maria Cristina Costa il coordinamento dell’apparato cartografico.

«Conoscere la storia di una Chiesa è conoscere così l’unica Chiesa di Cristo – ha scritto Caprioli nella premessa al primo volume, datato 2012 –, che, come afferma il Concilio Vaticano II, si realizza concretamente nelle Chiese locali».
Tanti aspetti, vicende, figure di sacerdoti, laici e religiosi della diocesi erano già stati affrontati e ben delineati in singole monografie. Mancava un’opera di insieme, ora disponibile agli studiosi, alle istituzioni culturali e quanti sono interessati a conoscere la storia della Chiesa reggiano-guastallese.

Alla base di questa monumentale impresa editoriale sta un paziente e tenace lavoro di ricerca a tutto campo e scavo negli Archivi Ecclesiastici e di Stato e nelle Biblioteche di Reggio Emilia, Guastalla, Ravenna, Milano (Biblioteca Ambrosiana), Mantova, Bologna, Modena, Parma, Cremona, Sarzana, Massa e Lucca; fonti preziose sono state reperite nell’Archivio Apostolico Vaticano e nella Biblioteca Vaticano, in cui le loro elevate doti di studiosi i reggiani il cardinale Giovanni Mercati e il fratello monsignor Angelo Mercati.

Il quadro d’insieme veramente esaustivo di quasi due millenni di presenza della Chiesa nel territorio reggiano-guastallese ha il pregio anche di aprire nuove piste di ricerca, approfondimenti, valorizzazione ulteriore di testimonianze affidate ai curatori da protagonisti del clero e del laicato diocesano.

Un’impresa editoriale veramente meritoria, di cui si avvertiva la mancanza, che fa onore e prosegue quell’intensa attività culturale che ha sempre contraddistinto nei secoli la diocesi reggiano-guastallese attraverso i contributi di eminenti studiosi – laici e sacerdoti – e la istituzione di formidabili biblioteche – quale quella ultrasecolare del Seminario, ricchissima di preziosi e rari volumi, frutto di generosi e lungimiranti lasciti – e di attivi centri culturali che hanno favorito il dialogo tra la comunità ecclesiale e quella civile.

Annotava il vescovo, ora emerito, Caprioli: «Calata nel quotidiano, collocata in un territorio con tutte le sue configurazioni non puramente geografiche, ma sociali, economiche, istituzionali, spirituali e religiose, la parabola storia di una Chiesa locale è profondamente intrecciata con la storia della società civile. Diocesi è il vescovo, ma non solo: è la cattedrale, il clero, il seminario, il laicato, gli ordini religiosi, l’associazionismo cattolico, la liturgia, la pietà popolare, i santuari, confraternite, ed opere pie, scuole ed ospedali, beni culturali ed opere d’arte, l’intero popolo di Dio radicato in un determinato territorio e caratterizzato da un proprio modo di vivere il Cristianesimo, in stretto rapporto con l’evoluzione della società civile».

Ricco è l’apparato iconografico ed esauriente risulta la bibliografia a corredo dei quattro volumi. Nei sette tomi adeguato spazio è stato riservato alla presenza e alle istituzioni civico-ecclesiali dei vari Ordini religiosi maschili e femminili, della Confraternite laicali e di Famiglie e Istituti religiosi di recente fondazione; nonché ai principali linguaggi iconografici, artistici e musicali.

Giustamente è stata fatta memoria delle istituzioni educative per i bambini, gli adolescenti e i giovani e alle opere assistenziali, caritative rivolte ai poveri, infermi, pellegrini, famiglie, donne, orfani. Rilievo è stato assicurato a figure di eminenti personalità ecclesiastiche e laiche, al loro fondamentale ruolo nel coevo contesto storico nonché alla impronta che hanno impresso nella comunità ecclesiale e civile e che in molti casi tuttora persiste. «Certamente la “Storia della Diocesi” costituisce una pietra miliare nella storiografia raggiano-guastallese e non solo – commenta Giuseppe Adriano Rossi, presidente della sezione reggiana de deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi –: un’impresa veramente memorabile, frutto di un ampio coinvolgimento di tanti esperti, un’opera corale ed unitaria che resterà come insostituibile strumento di studio ed esemplare metodo di ricerca».


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