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Tutela dei minorenni, arriva il “super” curatore speciale

Ambra Prati
Tutela dei minorenni, arriva il “super” curatore speciale

Per effetto della riforma Cartabia il Comune istituisce un elenco di avvocati. L’amministrazione: «Il personale legale è insufficiente per le numerose richieste»

11 agosto 2022
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Reggio Emilia Tutela legale dei minori: il Comune cerca avvocati. Per la prima volta il Comune di Reggio Emilia ha pubblicato un avviso pubblico per la formazione di un elenco di avvocati – specializzati in diritto di famiglia – ai quali affidare incarichi di «difesa, assistenza e rappresentanza» dei minori in curatela speciale, in affido o comunque in carico ai Servizi Sociali. A costo zero per l’amministrazione locale, visto che la modalità prevista è quella del gratuito patrocinio: paga lo Stato.

È un effetto della riforma Cartabia, entrata in vigore il 22 giugno 2022, definita da taluni esperti una riforma a metà visto che prevede diverse fasi: l’istituzione dell’albo è la prima fase, poi ne è prevista una seconda e una terza fino all’istituzione del Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie (il cosiddetto Tribunale per le famiglie), articolato in sezioni circondariali e sezioni distrettuali che andrà a sostituire il Tribunale per i Minorenni, del quale si invoca da tempo una revisione.

La riforma prescrive, tra le altre cose, che al minore deve essere riconosciuta la qualità di parte del processo e quindi sono aumentate le casistiche in cui deve essergli nominato un rappresentate ad hoc: un “super” curatore speciale del minore. Una figura che dovrà essere nominata in parecchie casistiche: oltre alla decadenza della responsabilità genitoriale (era già obbligatorio), in caso di conflitto di interessi del minore con il genitore, per l’affidamento eterofamiliare, per i procedimenti per la dichiarazione dello stato di abbandono del minore, per l’adeguata rappresentanza processuale e richiesta del minore over quattordicenne.

La norma, poi, impone al curatore speciale l’ascolto del minore e consente allo stesso minore che abbia compiuto 14 anni, ai genitori, al tutore e al pm, di chiedere, con istanza motivata, la revoca del curatore. In questo modo nel “nuovo” curatore speciale del minore vengono a concentrarsi le separate figure originarie del curatore e del difensore del minore. Un ruolo che sarà consentito, con la nuova specializzazione ad hoc, agli avvocati iscritti al nuovo elenco.

Quest’ultimo dunque è un passaggio obbligato anche perché, come recita l’avviso, «il Comune di Reggio Emilia, pur essendo dotato di avvocatura interna, non ha personale sufficiente a ricoprire le numerose richieste di nomina che pervengono dall’autorità giudiziaria».

Da noi interpellata, l’amministrazione comunale, dotata di un ufficio legale numeroso ma sempre indaffarato nel seguire i contenziosi amministrativi, conferma: «La normativa prevede sempre più frequentemente la presenza dell’avvocato del minore nei procedimenti, in particolare in quelli in cui si potrebbe verificare un conflitto di interessi tra le istanze dei genitori e quelle dei ragazzi/e. In alcune situazioni il tribunale indica direttamente il nominativo del curatore, frequentemente un avvocato, mentre in altre chiede all’ente di nominarlo. A fronte delle numerose richieste il servizio legale del Comune non ha la possibilità, in termini di personale, di seguire tutte queste situazioni, mentre rimane referente esclusivo per le cause penali che riguardano i minori seguiti dai Servizi sociali».

La decisione di pubblicare «una manifestazione di interesse per costruire un elenco di avvocati – proseguono dal Comune – nasce dall’esigenza dell’ente di dotarsi di professionisti esperti in materia di diritto di famiglia che possano e vogliano rappresentare i minori attraverso il gratuito patrocinio. L’ottica è quella della trasparenza e della collaborazione nell’interesse dei minori».