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«Contributo costruttivo per il bene di tutta la città»

Gabriele Farina
«Contributo costruttivo per il bene di tutta la città»

I tre portavoce attendono una risposta veloce dal Comune

13 agosto 2022
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Reggio Emilia «Si. Può. Fare». Gli appassionati dei film di Mel Brooks avranno riconosciuto la citazione di Frankenstein Junior.

Il protagonista del film pronuncia la frase in Romania, riuscendo a dar vita alla creatura come nel romanzo di Mary Shelley. Passando dalla Transilvania alla città del Tricolore, tre comitati civici riprendono lo slogan e sottopongono un’istanza al sindaco Luca Vecchi.

Il comitato di quartiere di via Roma, Ascoltare Santa Croce e Reggio Civitas domandano al sindaco di far chiudere i negozi di vicinato alle 21 nelle quattro zone soggette alle altrettante ordinanze anti-alcol fino al 31 ottobre di quest’anno.

«Riteniamo sia un’azione importante di fronte a una necessità da tempo palese – esordisce Alessandro Vassallo, portavoce del comitato di via Roma –, legata ai disordini che ci sono stati».
Il riferimento specifico è alla rissa di sabato 23 luglio 2022 che ha portato a otto denunce e ha fatto annunciare al titolare del Khan Mini Market (in cui sono avvenuti gli scontri) la chiusura anticipata alle 21. La “miccia” dell’episodio, ripreso dalle telecamere, è stata accesa proprio per la richiesta di alcol da parte di clienti, a cui il titolare ha detto di no in ossequio all’ordinanza anti-alcol in vigore su via Roma e dintorni fino al 31 ottobre 2022.

«Il negozio di prossimità deve servire logiche di comunità – ribadisce Vassallo –. Se un’attività fa business fino alle 2 del mattino non rispetta più le esigenze del quartiere. Intendiamo fare applicare la regola nelle altre zone soggette alle ordinanze anti-alcol».

La proposta dei tre comitati si poggia sull’ordinanza adottata fino al 31 luglio 2022 a Bologna in alcune zone del centro, con cui la chiusura alle 21 delle attività di vicinato ha accompagnato i divieti anti-alcol.

«Il sindaco di Bologna ha dimostrato che la misura è fattibile – interviene Stefano Buffagni, portavoce del comitato Ascoltare Santa Croce –. Adesso bisogna avere il coraggio e completare l’opera avviata con le ordinanze anti-alcol».

Buffagni non si illude che l’eventuale misura possa risolvere d’incanto le risse, le “baby gang”, il consumo di alcol e gli altri problemi denunciati da tempo da residenti ed esercenti. «Non è una panacea – aggiunge il portavoce di Ascoltare Santa Croce –, ma almeno si mette qualche freno».

L’istanza ha trovato il sostegno dell’associazione di promozione sociale Reggio Civitas. «La città è di tutti – assicura la presidente Valentina Iannuccelli – e dunque non c’è alcuna limitazione territoriale delle iniziative. La soluzione è molto fattibile e può consentire una maggiore facilità nei controlli da parte delle forze dell’ordine. Rimane il grosso problema dei controlli, ma il provvedimento non comporta grossi sacrifici per gli esercenti».

Un’ipotesi da verificare, come non è assicurata la fumata bianca all’istanza da parte dell’amministrazione. «Proponiamo al Comune un incontro – riprende Vassallo –. Se non dovesse concretizzarsi l’istanza, la prima domanda che ci faremmo è: perché? A quel punto, delineeremmo una strategia per far in modo che il cambiamento avvenga. Proporremmo anche un patto di cittadinanza con il Comune perché le nuove regole siano applicate a tutto il centro e poi a tutta la città».