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Polizia locale, 70 bodycam in arrivo: «Più sicurezza e trasparenza»

Serena Arbizzi

	Le telecamere “indossabili” avranno un costo di circa 70mila euro
Le telecamere “indossabili” avranno un costo di circa 70mila euro

Il comandante Poma: «Uno strumento di tutela per operatori e cittadini»

14 agosto 2022
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Reggio Emilia A breve gli agenti della polizia locale avranno a disposizione uno strumento in più contro le aggressioni e per documentare i reati.


Entreranno in vigore tra poco, infatti, le bodycam, ossia le telecamere portatili, in dotazione agli operatori. Non si tratta di uno strumento che verrà utilizzato da tutti i 170 agenti della polizia locale: le bodycam acquistate dal Comune di Reggio Emilia sono 70. La ditta da cui l’ente pubblico si rifornisce per il dispositivo è la BF2 elettronica srl con sede legale a Corcagnano, in provincia di Parma.      

Le bodycam verranno prelevate a inizio turno dagli operatori che svolgono servizi esterni, come spiega il comandante Stefano Poma.


Comandante, perché avete fatto la scelta di dotare la polizia locale di questo nuovo strumento?
«Tutto nasce dalla volontà di tutela reciproca: sia dal punto di vista degli operatori, sia da quello della trasparenza nel documentare le attività. La scelta, quindi, riguarda sia una questione di sicurezza, sia prevenzione per raggiungere l’obiettivo di svolgere al meglio il nostro lavoro».

Da dove nasce il progetto?
«Ho presentato il piano di acquisto delle bodycam nel 2021. Gli agenti hanno già frequentato un corso di formazione sull’utilizzo specifico di questo strumento. Abbiamo concluso l’iter per poter acquisire questo strumento: mancava la parte dell’acquisto per cui abbiamo dovuto attendere l’approvazione del bilancio del 2022. Nel frattempo, abbiamo affrontato il percorso imposto dalla normativa sulla privacy e gli altri aspetti legati al disciplinare di utilizzo».

Cosa succederà quando arriveranno le bodycam?
«Affronteremo un ulteriore periodo di formazione, dal taglio molto pratico. Inoltre, prima di partire e farla indossare agli agenti, daremo comunicazione ai cittadini che così saranno informati delle telecamere “indossabili” che avranno gli operatori. Questo significa che se, con qualcuno, dovesse capitare che i toni si alzino, gli agenti potranno registrare quello che succede. Chi le ha già sperimentate ha detto che sono un fortissimo deterrente. Un mezzo efficace, quindi. Per questo, anche noi abbiamo effettuato la scelta di adottarle».

In quali situazioni di conflitto queste telecamere si possono rivelare maggiormente utili?
«Quando ci sono situazioni particolari che è bene vengano monitorate a tutela di tutti. A volte, quando si verificano casi di oltraggio o di violenza a pubblico ufficiale è giusto che ci sia trasparenza per quanto riguarda il comportamento delle persone coinvolte. Le prove raccolte saranno utilizzabili come fonte di prova per l’autorità giudiziaria in caso si ravvisi un reato. La bodycam non può essere usata per funzioni amministrative».

Quanto costeranno?
«Abbiamo ottenuto un finanziamento da parte della Regione che le pagherà per oltre la metà, ovvero intorno ai 50mila euro. Se il progetto iniziale era di 113mila euro, perché si pensava di affidare una telecamera a ogni agente, adesso il costo è nettamente inferiore. Ogni operatore, infatti, dovrà prelevarla al momento dell’uscita per servizi, attraverso il badge. Complessivamente, il costo quindi si aggira, comprensivo d’Iva, sui 70mila euro».

Quali agenti, in particolare, dovranno avere in dotazione la bodycam?
«Tutti gli agenti che operano sul territorio dovranno prendere con sè questo strumento. È chiaro che se un dipendente uscirà dall’ufficio per svolgere mansioni all’esterno dovrà prenderla a sua volta».

Ormai in più città è entrato in funzione il taser: voi pensate di adottare anche questo dispositivo, dopo la telecamera?
«Al momento no: stiamo verificando l’esito del taser presso altri corpi di polizia, ma per il momento non lo abbiamo preso in considerazione».