«Scuola e sanità pubblica. Con noi più investimenti»
Bonaccini, presidente della Regione, chiude la campagna elettorale: «Daremo sostegno a imprese e famiglie contro il caro bollette»
Reggio Emilia «Il Pd e il Centrosinistra vogliono costruire un’Italia nuova e più giusta. Dando da subito risposte concrete ai problemi, spesso drammatici, di cittadini e famiglie, lavoratori e imprese. E consolidando i segnali di ripresa che ci sono».
Parola di Stefano Bonaccini, presidente della Regione, che ieri sera alle Reggiane è intervenuto alla serata di chiusura della campagna elettorale.
Lo ha fatto definendo il programma del Centrosinistra, «alternativo a quello della destra, per un Paese coeso, serio e affidabile, riconosciuto come tale in Europa e sulla scena internazionale». E ha picchiato duro contro Salvini e Meloni, snocciolando alcuni dati.
«La destra è divisa su tutto – attacca il governatore –. Ultimo esempio: Salvini vuole lo scostamento di bilancio da 30 miliardi, Meloni no. La destra sta insieme per provare a vincere. O per attaccare l’Europa indicando come modelli Orban, Putin o Boris Johnson, salvo poi chiedere all’Europa stessa il tetto massimo al prezzo del gas. Un sovranismo populista che punta a Stati chiusi in se stessi quando invece per la crescita, il buon lavoro e il sostegno alle nostre imprese, votate all’export, serve il contrario: internazionalizzazione, cooperazione, sostegno all’innovazione».
Quali sono, dunque, alcune proposte, tra quelle avanzate dal Centrosinistra?
«Faccio tre esempi. Su ambiente ed energia noi abbiamo le idee chiare: contro il caro bollette, raddoppio del credito di imposta per le imprese, sostegno concreto a microimprese e famiglie con redditi medi e bassi, tetto del prezzo dell’energia europeo e nazionale, extraprofitti per ulteriori sostegni a famiglie e imprese. Su ambiente e lavoro: investimenti massicci nelle rinnovabili, Comunità energetiche rinnovabili ed energia di prossimità, oltre al rigassificatore subito al largo di Ravenna come soluzione ponte per rendere l’Italia indipendente dal punto di vista energico, insieme al più grande parco eolico e fotovoltaico a mare d’Italia».
«La destra invece non parla di questi temi e propone il ritorno al nucleare – prosegue Bonaccini – senza dire dove fare le centrali e tralasciando il fatto che, nel caso, sarebbero operative non prima di 15 anni. La solita propaganda».
Anche il tema del lavoro occupa un posto di rilievo nell’agenda del Centrosinistra. «Gli stipendi degli italiani sono troppo bassi – prosegue Bonaccini –. Noi vogliamo tagliare le tasse sul lavoro per recuperare una mensilità all’anno, il salario minimo e fermare il precariato, la destra vuole la flat tax con la quale chi ha di più paga esattamente come chi ha meno. E anche sulla flat tax Fdi, Lega e Fi hanno ognuno una posizione diversa».
Su sanità e scuole pubbliche «noi vogliamo investire in maniera massiccia su sanità e scuola pubbliche – continua il governatore – salute e istruzione sono diritti universali da difendere, chi non ha nulla deve essere curato allo stesso modo di un ricco e chiunque deve poter studiare per realizzare le proprie aspirazioni. La destra spinge per il modello privato, come abbiamo visto anche alle regionali del 2020, modello a cui gli emiliano-romagnoli hanno detto no».
«A Reggio Emilia sono nati gli asili nido, esperienza unica che ancora oggi vengono a studiare da tutto il mondo – conclude il presidente –. Su questo proprio in Emilia-Romagna stiamo aprendo la strada con risorse straordinarie ai Comuni per abbattere liste d’attesa (4.500 euro per ogni posto aggiuntivo avviato) e rette, il primo passo di un piano che entro la legislatura ci porterà a farne un servizio universale, con l’accesso garantito a tutti i bambini e le bambine. E la completa gratuità nei comuni montani. Oltre a modelli educativi innovativi, come l’avvio dell’apprendimento della lingua inglese».