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Alla casa di Babbo Natale arrivano le api. Nasce un centro olistico del benessere

Adriano Arati
Alla casa di Babbo Natale arrivano le api. Nasce un centro olistico del benessere

Collaborazione tra le aziende agricole “Ca’ di Palmi” e “Tola Dolsa apicultore etico”

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Castellarano Dalle renne al rapporto etico con le api. Rimane sempre improntato a un forte legame con la natura la vita di Ca’ di Palmi, il piccolo borgo nel verde di Montebabbio di Castellarano, in una delle zone più belle della collina reggiana.

Dal 17 settembre scorso l’omonima azienda agricola con fattoria didattica, per decenni sede della celebre casetta di Babbo Natale, meta di centinaia di famiglie, è diventata un apiario del benessere, un luogo in cui la presenza di api e la produzione di miele “al naturale” si uniscono ad attività e terapie olistiche, potenziate proprio dalla presenza degli sciami di insetti.

La collaborazione

È il risultato della collaborazione fra due realtà agricole, Ca’ di Palmi e “l’apicultore etico Tola Dolsa”, versione dialettale emiliana del “prendersela comoda”.

Di cosa parliamo? «Si tratta generalmente di una piccola struttura di legno naturale, dentro la quale si condivide l’atmosfera dell’ambiente che le api creano all’interno dei loro alveari, se ne respirano i profumi, i loro feromoni, si ascoltano i loro suoni. Oltre, naturalmente, a permettere la possibilità di svolgere in totale sicurezza, le attività didattiche rivolte a bambini e adulti sul magico e incredibilmente affascinante mondo delle api», spiegano i gestori della nuova realtà.

La nuova avventura raccoglie il testimone delle tante strade già percorse nel piccolo borgo di Montebabbio.

Oltre alla celebre casa di Babbo Natale, per lungo tempo affiancata dall’allevamento di renne, oltre che da tante strutture a tema festivo, con fatine, elfi e letterine, gli spazi di Ca’ de Palmi hanno accolto dimostrazioni, residenze ed eventi legati alla biodanza, allo yoga, all’uso delle campane tibetane, a quello del suono dei gong, alla comunicazione intuitiva con gli animali, all’arte e alla meditazione.

L’incontro

Ed ora, sorridono gli organizzatori «la legge di attrazione, in quest’ultimo anno, ha fatto incontrare le due aziende agricole Ca’ di Palmi e “Tola Dolsa apicultore etico”. Entrambe custodivano da tempo il desiderio di realizzare un apiario del benessere. Quindi, in tempi straordinariamente veloci, già iscritti all’Associazione italiana apiterapia, carichi di entusiasmo abbiamo realizzato in totale accordo l’apiario del benessere».

L’obiettivo è duplice. Prima di tutto, «sperimentarne personalmente i benefici», ma aprire pure altre porte, per creare «la possibilità di offrire lo spazio ad altri operatori olistici che a loro volta aggiungano sperimentazione e documentazione per trattamenti di vario genere, massaggio, meditazione, o rimanere in totale relax».

Il tutto sfruttando un contesto raro, con la presenza delle arnie delle api, già collaudata altrove: «Vi sono studi accademici avviati a confermare che si tratti di una terapia integrata verso le malattie dei bronchi, l’asma e alcuni tipi di allergie», si sottolinea. L’attenzione è elevata in ogni dettaglio, a partire dal suggestivo posizionamento delle arnie, sistemate concentricamente per creare un apiario di medicina, ideato partendo dall’attenzione che da sempre i due cugini fondatori di “Tola Dolsa” hanno verso i popoli nativi americani.

Gli sciamani

Per gli sciamani indiani d’America, la cosiddetta ruota di medicina è la rappresentazione di un collegamento fra il terreno, il concreto, e il mistero, il “grande tutt’uno”.

Così, «nel rispetto di geometrie sacre le arnie sono state posizionate su nodi di Hartmann, punti energetici del campo magnetico terrestre ricercati da esperti di radioestesia e rabdomanzia, confidando che api formiche termiti ricercano questi punti per costruirvi i propri nidi, e molto probabilmente perché ne assorbono le energie. E forse anche per questo sono insetti così laboriosi».

Erbe aromatiche

A completare la simbologia sacra, è stato integrato attorno alla ruota di medicina un «esagono, piantumando erbe aromatiche dalle quali le api traggono gli oli essenziali per curarsi e mantenersi in salute e i fiori melliferi da sovescio supportano naturalmente il terreno rilasciandovi azoto».

E non solo: «Ai vertici dell’esagono, sono stati piantumati alberi autoctoni e selvatici, faggio (Saturno), acero campestre (Giove), bagolaro (Mercurio), ciliegio canino (Luna) betulla (Venere) frassino (Sole) i quali, come la quercia ultracentenaria che veglia sul luogo, rappresentano il sistema solare». l

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