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Le elementari di Rivalta intitolate a Margherita Hack

Giuseppe Galli
Le elementari di Rivalta intitolate a Margherita Hack

La cerimonia dopo il “referendum” tra gli studenti dell’anno 2018/2019. L’astrofisica fiorentina aveva battuto per pochi voti Rita Levi Montalcini

23 novembre 2022
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Reggio Emilia Dei bambini che, quattro anni fa, avevano votato al referendum che si è svolto a scuola (dopo un importante lavoro didattico fatto insieme agli insegnanti e ad alcuni relatori esterni), per scegliere finalmente il nome delle elementari di Rivalta, sono rimasti soltanto quelli di quinta, che all’ora erano in prima.

Ma, un po’ per i tempi della burocrazia e soprattutto per i due anni caratterizzati dalla pandemia da Covid, l’edificio di via della Repubblica non ha ancora un nome ufficiale.

O meglio, non è ancora pronta la targa con cui le elementari di Rivalta vengono intitolate all’astrofisica Margherita Hack – la Signora delle stelle – che gli scolari di quattro anni fa preferirono, seppur di pochissimi voti, alla neurologa Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986.


In barba ai tempi della burocrazia, la dirigente scolastica Paola Campo ha deciso che era venuto il momento di festeggiare. Una festa – in attesa della tanto sospirata targa – per dare soddisfazione alle maestre, ai bambini e a tutto il personale della scuola che si sono dati da fare per dare un nome alla scuola, attraverso un progetto didattico che ha coinvolto un po’ tutti e culminato con una bellissima cerimonia che si è svolta ieri mattina nella palestra della scuola, alla presenza dei genitori, dell’assessora comunale all’Educazione e Conoscenza, Raffaella Curioni, e dell’artista Graziano Pompili, che ha donato alla scuola un quadro raffigurante Margherita Hack.

I veri protagonisti della mattinata sono stati i bambini, che si sono preparati al meglio per l’appuntamento, realizzando pannelli dedicati all’astrofisica, indossando una maglietta confezionata per l’occasione e, soprattutto, proponendo in coro la canzone “Lo stelliere”, che hanno voluto dedicare proprio alla scienziata della quale porta il nome, finalmente, la loro scuola.

La stessa dirigente scolastica, Paola Campo, ha voluto ringraziare per prima cosa i bambini «per il loro canto e la loro presenza ordinata e perfetta, che ci hanno regalato gioia. Con questa festa – ha aggiunto – la scuola ha voluto radunare tutti coloro che, ogni giorno, si impegnano affinché la nostra scuola sia accogliente e il luogo migliore dove far crescere i nostri studenti. Per questo motivo vorrei ringraziare le insegnanti e le collaboratrici scolastiche, che hanno preparato al meglio questa giornata e fortemente voluto anche il percorso per dare un nome e un’identità alla nostra scuola».

Si è unita ai ringraziamenti anche l’assessora Curioni, che in primis si è rivolta ai bambini: «Ci avete stupito per quello che avete fatto e per come avete interpretato questa importante scienziata, Margherita Hack appunto, attraverso il canto, le parole e i disegni che vedo appesi alla parete di questa palestra. Grazie anche a voi insegnanti, per tutto quello che state facendo e che avete fatto in questi anni particolarmente difficili, caratterizzati dalla pandemia.

Due anni duri per le nostre comunità e per le nostre scuole: mi sento di dire, però, che anche in questo difficile percorso Reggio ce l’abbia fatta. I bambini e le scuole sono il nostro bene più prezioso».

Prima dei loro interventi, c’è stato il suggestivo scambio di doni tra i ragazzi e l’artista Pompili, che ha regalato alla scuola un ritratto di Margherita Hack, un suo quadro che verrà appeso all’ingresso della scuola che – tra gli applausi di bambini e genitori – è stato scoperto dalla maestra Annamaria Liguori. In cambio, Pompili ha ricevuto un quadro con i ringraziamenti degli studenti, realizzato dalle classi seconde.