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Il giallo di Novellara

Cataliotti, legale dello zio di Saman: «A noi interessa la verità e non vogliamo ostacolarla»

Jacopo Della Porta
Cataliotti, legale dello zio di Saman: «A noi interessa la verità e non vogliamo ostacolarla»

Oggi Shabbar comparirà davanti al giudice a Islamabad

24 novembre 2022
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Reggio Emilia Le strategie difensive non sono tutte uguali. Ieri mattina in tribunale se ne è avuta una plastica dimostrazione quando Simone Servillo, avvocato d’ufficio dei genitori di Saman, ha posto un’eccezione di incostituzionalità, perché riteneva che non si potesse procedere all’incarico dei periti dal momento che i suoi assistiti non hanno ricevuto alcuna notifica (eccezione respinta dalla presidente della Corte d’Assise Cristina Beretti).

L’avvocato Liborio Cataliotti, che da sabato scorso è il nuovo difensore dello zio Danish Hasnain, si è opposto all’eccezione, in punta di diritto, «in quanto infondata». Ma soprattutto, l’avvocato, che è anche docente a contratto all’Università di Parma, ha tenuto a dire che «la nostra volontà è quella di esplorare la verità storica dei fatti. L’ho detto a verbale. A noi interessa la verità storica dei fatti e da questo punto di vista confidiamo di essere d’ausilio e non di ostacolo rispetto alla procura».

Cataliotti ha detto di ritenere che «sia indispensabile una sinergia delle parti, in questo processo più di altri. L'acquisizione di elementi di prova utili a ricostruirla è importante, poi sull’interpretazione ci confronteremo tra le parti». Parole che assumono una grande importanza, perché pronunciate dal difensore dello zio Danish, colui che ha fatto trovare il corpo venerdì scorso.

«La collaborazione di Danish c’è stata e lo dice l’atto del verbale di rinvenimento del cadavere, con la sua presenza in loco. Non ipoteco il futuro processuale del mio assistito e non commento atti in divenire o non ancora realizzati. Quello che posso dire è che effettivamente ha dato il suo apporto. Che ce ne sia uno ulteriore, staremo a vedere il prosieguo. Ad ora non saprei, perché significherebbe prevedere sviluppi di un processo difficile e richiederebbe un’introspezione psicologica della persona che non è facile per me che lo conosco da solo due giorni».

La posizione di Danish dopo la collaborazione cambia? «Ad oggi no, zero virgola zero. Ha contribuito e questo è un punto fermo, vedremo cosa succederà in futuro».

L’avvocato Simone Servillo, raggiunto nei pressi del casolare di Novellara, ha tenuto la barra dritta sulla sua linea difensiva. Nei giorni scorsi aveva detto che l’estradizione, in assenza del cadavere, non è affatto certa. Ma anche ora, che il cadavere c’è, è sulla stessa posizione. «Vi sono oggettivamente molti elementi che giovano a disfavore dell’estradizione. Uno su tutti la massiccia campagna mediatica che è stata portata avanti da più di un anno e che rende difficile pensare che ci sia un giudice con la giusta serenità, soprattutto un giudice popolare».

A proposito di giudici, oggi Shabbar Abbas sarà in aula a Islamabad. Un passaggio decisivo in vista della sua consegna all’Italia.