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Sintomi Covid? È caccia al Brufen Cerchi a Reggio, lo trovi in Puglia

Gabriele Farina
Sintomi Covid? È caccia al Brufen Cerchi a Reggio, lo trovi in Puglia

La Federazione nazionale: «Mancano oltre tremila medicinali nel nostro Paese» In cima alla lista i prodotti contro febbre e mal di testa. Il consiglio dell’esperto

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Reggio Emilia Cerchi un medicinale contro il mal di testa? Puoi trovarlo nel Reggiano, se sei fortunato e ti accontenti magari di una marca diversa.

In caso contrario, puoi chiedere alla tua farmacia di fiducia di fartelo spedire. I tempi di attesa possono essere lunghi: in certi casi arriva dalla Puglia.

È l’effetto collaterale di tre fattori (il Covid, i rincari, le guerre) che stanno rendendo sempre più introvabili oltre tremila medicinali nel nostro Paese. A lanciare l’allarme è la Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi), citando l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa).

Di conseguenza, tra i banchi delle farmacie – nella città del Tricolore come in varie parti d’Italia – scarseggiano farmaci di norma comuni.

Medicinali per curare mal di testa, febbre e dolore muscolare rientrano tra i più ricercati dai pazienti e dunque dagli stessi farmacisti.

È possibile stilare una classifica aggiornata con il servizio “Trova il tuo farmaco”, disposto dall’Unione farmacie informatizzate.

Il sito www.trovailtuofarmaco.it consente ai professionisti del settore di ricercare in tempo reale la disponibilità dei farmaci e la loro collocazione sul territorio.

Per esempio, se nella farmacia sotto casa manca il medicinale richiesto può essere l’esperto dietro al bancone a richiederlo al posto del cliente o indicare dove è possibile trovarlo.

La piattaforma consente di visualizzare quali sono i farmaci più introvabili del momento. A novembre 2022, alle 16.45, è il Brufen da 30 compresse e seicento milligrammi, ricercato per 980 volte. Sono 788 le ricerche per lo stesso farmaco da seicento milligrammi in trenta bustine a soluzione orale.

Nella top 10 dei farmaci più ricercati, al quarto e al settimo posto, si trova un medicinale basato sullo stesso principio attivo: il Nurofen. Sommando i 1.062 casi del Nurofen (547 e 515 in due formati) con i 1.768 del Brufen si scopre che per almeno 2.830 volte (quelle registrate dal sistema) i clienti si sono sentiti dire che comuni farmaci a base del principio attivo (ibuprofene) non erano “in casa”.

La situazione a ieri pomeriggio è fotografata da www.cercafarmaco.it, un altro servizio disposto dall’Unione farmacie informatizzate. Ricercando il Brufen in trenta compresse da seicento milligrammi si trovavano alle 16.50 di ieri sette risultati di diversi produttori.

Non tutte le soluzioni sono a chilometro zero, anzi. Reggiolo e Guastalla rientrano tra le soluzioni più vicine per alcuni prodotti, mentre per altri (sempre basati sullo stesso principio attivo) erano indicate località del Veneto, del Friuli Venezia-Giulia, della Toscana, della Puglia.

Un responso che rischia di far venire il mal di testa e non di curarlo. Rimane ancora però di rispondere alla domanda sulle cause.

La risposta include sia i rincari nelle materie prime e nei trasporti sia l’impiego dei farmaci antinfiammatori (come quelli basati sull’ibuprofene) per contrastare i sintomi del Covid.

A spiegare il punto interviene il dottor Marco Massari, direttore della struttura complessa di Malattie infettive dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

«Di farmaci antivirali indicati specificatamente per il Covid ce n’è per fortuna in abbondanza – sottolinea il medico – e lo stesso discorso vale perle vaccinazioni. Farmaci come il Brufen sono antinfiammatori e sono utili per tante indicazioni. Tuttavia, non rappresentano una terapia per il Covid».

Massari ricorda che le terapie antivirali e l’impiego di anticorpi monoclonali sono soluzioni ben diverse rispetto ai farmaci in questione, che possono essere prodotti dagli stessi farmacisti nei laboratori galenici. «La prevenzione è data dalla vaccinazione», insiste il medico.

Eppure, farmaci per contrastare la febbre, il mal di testa e dolori muscolari possono diventare merce rara: i tre sintomi possono indicare un caso di Covid più nello specifico la variante Omicron 5.l