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Maxi truffa, due nuove denunce: si allarga l’indagine della Finanza

Ambra Prati
Maxi truffa, due nuove denunce: si allarga l’indagine della Finanza

Altri imprenditori hanno rivelato di aver affidato i loro risparmi al 44enne

30 dicembre 2022
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Reggio Emilia Si sono fatti avanti altri due presunti truffati, con storie fotocopia rispetto a quanto rivelato dall’ad di Gucci Marco Bizzarri. Pare destinata ad allargarsi l’indagine della guardia di finanza di Reggio Emilia.

Dopo il raggiro raccontato da Bizzarri e da altri tre imprenditori reggiani, che avevano affidato oltre un milione di euro per un affare immobiliare tra il Reggiano e il Piacentino mai andato in porto, i finanzieri hanno denunciato per il reato di truffa (con l’aggravante dell’ingente quantità) due rubieresi: il 44enne procacciatore d’affari e un 71enne professionista reggiano che aveva fatto da tramite e da garante per il business.

I truffati adesso sono saliti a sei. Dopo aver letto sulla Gazzetta di Reggio dell’accaduto, ieri si sono presentati al comando provinciale della guardia di finanza due imprenditori, che hanno presentato nuove querele a carico del 44enne. Gli imprenditori hanno raccontato vicende del tutto simili rispetto a quella del filone principale: anche loro sarebbero stati avvicinati con la proposta di una speculazione immobiliare, anche loro avrebbero versato ingenti somme di denaro dando mandato al 44enne per la gestione patrimoniale e anche loro non avrebbero avuto ritorno economico, ricevendo dall’interessato solo generiche rassicurazioni. Anche il fondo d’investimento prospettato sarebbe il medesimo.

Si tratta di querele che dovranno essere attentamente vagliate e comprovate. Ma il fatto che altre persone si siano fatte avanti, temendo di veder svanire i loro risparmi, getta un’ombra ulteriore sulla vicenda e fa supporre che il 44enne – che nega con forza gli addebiti – possa aver agito in modo seriale.

Gli accertamenti da parte del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria, guidato dal tenente colonnello Maria Di Domenica, e da parte dei militari del comando di via Mazzini, guidato dal colonnello Ivan Filippo Bixio, proseguono con verifiche fiscali che possano fare luce sull’elevato tenore di vita del 44enne. Ulteriori elementi potranno arrivare dall’analisi di computer e cellulari sequestrati.

La vittima eccellente di questa storia è Marco Bizzarri, 60 anni, amministratore delegato di Gucci nonché rubierese che sostiene importanti realtà locali. Un anno fa, per tramite del 71enne, Bizzarri e altri tre imprenditori sono stati convinti a partecipare a una speculazione immobiliare: il piano prevedeva la realizzazione di una serie di immobili tra il Reggiano e il Piacentino che, una volta costruiti, sarebbero stati ceduti a terzi, garantendo un sostanzioso profitto. Da qui la consegna di oltre un milione di euro, con regolare bonifico e mandato di gestione patrimoniale, al 44enne, che si sarebbe occupato di tutto. Ma con il passare del tempo gli investitori non hanno più avuto notizie: e, quando hanno chiesto conto al procacciatore d’affari, quest’ultimo ha addotto delle scuse negando la restituzione della cifra. Quando i finanzieri hanno eseguito le perquisizioni, hanno scoperto un parco di auto di lusso (valore complessivo circa mezzo milione di euro) riconducibili al 44enne: una Aston Martin, due Audi e un’Alfa Romeo sequestrate perché ritenute comprate con i soldi degli investitori. Secondo il 44enne, invece, i bolidi non appartengono a lui ma alla società Ad Astra, creata per il noleggio di auto di lusso.