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Stradale, il poliziotto eroe: «Una grande emozione salvare la vita di un uomo»

Ambra Prati
Stradale, il poliziotto eroe: «Una grande emozione salvare la vita di un uomo»

L'assistente capo Pierluigi Lamanna racconta l'esperienza vissuta fuori servizio

30 dicembre 2022
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Reggio Emilia «Il momento più bello è stato quando ho visto quell’uomo riprendere conoscenza, sotto le cure dei sanitari. Più tardi mi sono reso conto che siamo nati lo stesso giorno e lo stesso mese, solo l’anno è diverso: si vede che era destino». Pierluigi Lamanna, 52 anni, è l’assistente capo coordinatore della polizia stradale di Reggio Emilia che, prima di Natale, pur essendo fuori servizio, ha salvato il conducente di un’auto che gli era venuta addosso. Il poliziotto ha capito subito che l’automobilista era stato colto da un malore e ha avuto la prontezza di riflessi di praticare il massaggio cardiaco, salvando la vita al signore. Il salvato è un 45enne, residente a Sant’Ilario, che è stato operato: è tuttora ricoverato al Santa Maria Nuova, ma i medici sono ottimisti sulla sua possibilità di farcela.

Il poliziotto eroe Lamanna, 32 anni di servizio alle spalle di cui almeno un decennio al comando Polstrada di Reggio Emilia, è stato ricevuto ieri dal questore Giuseppe Ferrari, che si è complimentato con lui. «L’episodio è la dimostrazione che ognuno di noi si sente poliziotto dentro, in qualsiasi circostanza: questo ha consentito all’agente di salvare una vita».

Ad accompagnare il poliziotto Enrico Tassi, comandante della polizia stradale di Modena, che sostituisce il comandante Ettore Guidone in ferie. «Occuparsi delle persone è la nostra mission: l’accaduto ne è un esempio perfetto», ha detto il comandante.

Da parte sua Lamanna ha ripercorso l’incidente, avvenuto nella zona di via Kennedy. «Quel giorno stavo ubbidendo agli ordini... di mia moglie. Stavo facendo delle commissioni in vista del pranzo natalizio». L’assistente capo coordinatore ha ricordato come l’intervento sia nato dall’incidente stradale. «Io procedevo per la mia strada; l’auto che viaggiava in senso opposto ha abbandonato la propria carreggiata per andare a invadere la mia. Lo scontro frontale tra veicoli è stato di media entità; per fortuna non ho riportato lesioni grazie all’uso delle cinture, ci tengo a sottolinearlo – ha raccontato – Si percepiva che lo schianto fosse dipeso da un problema di salute: il conducente giaceva in avanti, accasciato su volante, senza battito». I corsi che frequentano tutti gli operatori di polizia sulle manovre di rianimazione e sull’utilizzo dei defibrillatori «mi hanno permesso di intervenire subito con il massaggio cardiaco, in attesa che giungessero soccorsi più preparati di me. Ho eseguito compressioni e ventilazioni per dieci minuti: poi i sanitari sono riusciti a fargli riprendere i sensi». Ora il 45enne è fuori pericolo. «Non l’ho più rivisto, ma alcuni familiari sono venuti in comando per ringraziare: mi fa molto piacere».

Lamanna non è nuovo a esperienze del genere. «Un anno fa, all’interno del comando, un collega si è sentito male: era seduto e pur rimanendo vigile non riusciva a parlare. Ho intuito di cosa poteva trattarsi per esperienza personale: mio padre è stato colpito da un ictus, so riconoscere i sintomi. Il collega è stato portato subito al pronto soccorso ed è andata bene». l

Am.P.

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