Caso ipovedenti. Seta: «Nessuna discriminazione, ma adotteremo provvedimenti»
La replica dell'azienda alla denuncia della nostra lettrice
Reggio Emilia «Seta esprime il proprio rammarico per lo spiacevole episodio. A tutela dell’immagine e del buon nome di Seta sono stati chiesti opportuni chiarimenti ai responsabili dell’azienda esterna che gestisce in appalto il servizio di biglietteria presso il Cim di Reggio».
Così da Seta intervengono sulla questione sollevata dalla nostra lettrice Emanuela Monaci, utente del trasporto pubblico con disabilità visiva che si era recata in biglietteria insieme al padre – anch’egli con la stessa disabilità – per rinnovare l’abbonamento: un’odissea, secondo quanto raccontato dalla nostra lettrice, che ha sollevato un caso di discriminazione nei suoi confronti.
Da Seta però non ci stanno: «Riteniamo fuori luogo ed immotivata l’accusa di “discriminazione ed interruzione di pubblico servizio” – replicano – a quanto ci è stato riportato, il personale in servizio agli sportelli non ha messo in atto alcuna pratica discriminatoria, ha mantenuto un atteggiamento improntato a professionalità e rispetto degli utenti e il servizio non ha subito interruzioni di sorta».
Nel suo racconto, la lettrice sostiene di essersi recata due volte agli sportelli, dove è stata liquidata con modi spiacevoli. Seta ammette che «la giornata di mercoledì 28 dicembre è stata caratterizzata da un significativo afflusso di persone agli sportelli (come avviene ad ogni inizio e fine mese, allorchè molti utenti hanno la necessità di rinnovare gli abbonamenti prossimi alla scadenza): in questi casi, purtroppo, può capitare che si verifichino attese prolungate e che la pazienza si esaurisca, dando luogo a discussioni e rivolgendosi l’un l’altro con toni poco concilianti: se ciò è accaduto da parte degli operatori non abbiamo difficoltà a scusarcene e possiamo assicurare che interverremo presso i responsabili sollecitando opportuni provvedimenti del caso».
Quanto alla ricostruzione di ciò che è avvenuto, «segnaliamo che gli sportelli attivi erano due», uno per abbonamenti ordinari e un altro per utenti in possesso del Bonus Trasporti (procedura che richiede tempistiche più elevate): «Lo sportello degli abbonamenti alle 11 non ha chiuso, bensì ha visto un normale cambio di turno, indicato anche dalla cartellonistica esposta: gli utenti in attesa sono stati cortesemente invitati a spostarsi nell’altro sportello proprio con l’obiettivo di velocizzare le operazioni».
E ancora: «Una volta giunto il suo turno, alla signora Monaci è stato fatto presente che il modulo presentato non risultava accuratamente compilato nella sezione dei dati anagrafici: l’operatrice le ha quindi chiesto cortesemente di terminare la compilazione, assicurando che avrebbe potuto ritornare allo sportello più tardi senza ripetere la fila. I signori Monaci hanno quindi fatto ritorno alle 14 circa, poco prima dell’orario previsto di chiusura. Mentre era in corso l’emissione dell’abbonamento del signor Monaci, la figlia si è avvicinata allo sportello sollecitando l’operatrice per poter fare lo stesso. L’operatrice ha quindi informato la signora di essere in prossimità della chiusura: a questo punto è scaturito un diverbio, ma per evitare discussioni si è deciso di prolungare l’apertura dello sportello e procedere all’emissione degli abbonamenti agevolati richiesti». Da Seta suggeriscono agli utenti «di evitare di recarsi in biglietteria ad inizio e fine mese, specialmente se gli abbonamenti da sottoscrivere o rinnovare sono del tipo agevolato, che necessitano di procedure più lunghe dovute alla documentazione necessaria».