Dodici mesi di grandi sfide
Il 2023 in Emilia-Romagna: a febbraio si attende l’apertura del processo per la morte di Saman
Bologna Un 2023 che si annuncia pieno di appuntamenti importanti e di questioni vitali che devono ancora trovare una soluzione. Proviamo a individuare alcuni dei temi che caratterizzeranno l’anno che si apre.
La questione energetica
La questione energetica sarà una delle sfide che attendono tutto il mondo per il 2023, ma vede Ravenna in prima linea. Innanzitutto con i lavori per l’arrivo del rigassificatore della Snam che sarà ormeggiato al largo della costa. Ma numerosi sono i progetti per lo sfruttamento dell’energia rinnovabile che vedono coinvolta la costa adriatica, a cominciare dal parco eolico-fotovoltaico in progettazione. La ricerca di fonti alternative e l’installazione di pale eoliche in mare continueranno a far discutere.
La grande sete
Dopo un anno drammatico sul fronte della siccità, i timori riguardano anche il 2023, anche perché i dati dei consorzi di bonifica dicono che la situazione resta ancora preoccupante. In più l’assenza di neve sull’Appennino, se dovesse perdurare anche nei primi mesi dell’anno prossimo, aggraverebbe ulteriormente la situazione. Le ripercussioni più gravi riguarderanno l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica, ma anche l’alterazione degli equilibri biologici e l’approvvigionamento di acqua potabile. Sorvegliati speciali il Po e gli altri fiumi.
Le infrastrutture
Se ne discute da anni, in alcuni casi da decenni, ma il 2023 potrebbe essere un anno in cui molti nodi infrastrutturali vengono al pettine: passante autostradale di Bologna, Cispadana e bretella Campogalliano-Sassuolo. Il 2023 sarà anche l’anno in cui partiranno i cantieri per il tram di Bologna, che cambierà il volto della città. Il viceministro delle infrastrutture è il bolognese Galeazzo Bignami che, su molti di questi temi, ha opinioni in forte contrasto con quelle della Regione e delle istituzioni locali.
Il futuro del Pd
Passa dall'Emilia-Romagna il futuro del Pd che nei primi messi dell’anno sceglie la sua guida: sia perché è la regione dove ha ottenuto i risultati elettorali migliori, sia perché tre dei quattro candidati sono emiliano-romagnoli. Alle primarie del 19 febbraio ne arriveranno solo due e secondo tutti i pronostici saranno il presidente della Regione Stefano Bonaccini e quella che fino a qualche mese fa era la sua vice, Elly Schlein. Un derby, che finirà per coinvolgere in maniera molto diretta molti degli esponenti del partito della regione.
Le sfide della sanità
Negli ultimi tre anni la sanità è stata un tema centrale vista l’emergenza sanitaria della pandemia e nel 2023 si dovranno completare, nella sanità pubblica, il ritorno alla normalità e l’applicazione delle lezioni apprese durante l’emergenza Covid. Molti problemi rimangono sul tavolo, dalle liste d’attesa alla carenza di medici di famiglia, ma soprattutto le dotazioni finanziarie, dovute all’aumento dei costi energetici, all’inflazione e al Covid. Proseguirà il braccio di ferro sui fondi fra Governo e Regioni.
Il processo per Saman
Il 10 febbraio è fissata a Reggio Emilia la prima udienza del processo per la morte di Saman Abbas. Cinque gli imputati: lo zio e i due cugini (tutti e tre in carcere), il padre Shabbar Abbas (arrestato in Pakistan, in attesa dell’estradizione) e la madre Nazia Shaheen (ancora latitante in patria). Devono tutti rispondere di omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere. All’Università di Milano sono ancora in corso le analisi sul corpo, ritrovato a metà novembre vicino a un rudere di Novellara.
La sorte di Zaki
Di rinvio in rinvio, non si è ancora risolta la vicenda di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, accusato in patria per reati d’opinione. Attualmente non è più in galera, ma non può muoversi dall’Egitto né tantomeno tornare a Bologna per i suoi studi. La prossima udienza è fissata per il 28 febbraio, dopo che l’ultima si era interrotta senza che la difesa potesse completare le sue argomentazioni. Non si ferma la mobilitazione, con in prima linea Amnesty International, il Comune e l’Università di Bologna.
Concessioni balneari
Il 2023 sarà un anno decisivo per l’ormai annosa vicenda delle concessioni balneari. Se non sarà approvata un ulteriore proroga, che aprirebbe uno scontro fra governo e commissione europea, dal primo gennaio 2024 dovranno aprirsi le aste per le assegnazioni delle concessioni delle spiagge. Molto, se non tutto, dipenderà dai criteri che verranno individuati per tutelare gli investimenti fatti e la continuità gestionale. In Emilia-Romagna sono moltissime le aziende che aspettano con trepidazione gli sviluppi di questa vicenda.
Villa Verdi
Nel 2023 dovrebbe essere bandita l’asta per Villa Verdi, la storica tenuta di Sant’Agata di Villanova sull'Arda (Piacenza) che è stata per decenni residenza di Giuseppe Verdi. Dopo l’impossibilità dichiarata dagli eredi di occuparsene e il lungo contenzioso che ne è seguito, il Tribunale di Parma si appresta a mettere all’asta l’immobile e migliaia di cimeli appartenuti al Maestro che ci sono dentro. Il Governo ha stanziato venti milioni con l’obiettivo di acquistarla e trasformarla in un museo.