Correggio capitale delle “vecchine”: torna alla grande la Motobefana
Oltre cinquemila moto hanno fatto bella mostra di sè nelle vie del centro Gli organizzatori: «Un successo clamoroso, dati più alti di prima del Covid»
Correggio Cinquemila moto, tanta allegria, befane che ballano a ritmo di rock, premi a volontà e specialità emiliane.
Il ritorno della Motobefana dopo lo stop imposto dalla pandemia è fatto di questi ingredienti che ne hanno decretato il successo oltre le più rosee aspettative. Se le iscrizioni sono state 350, infatti, le moto di vario tipo che hanno fatto bella mostra di sè per le vie del centro sono state migliaia, per l’esattezza cinquemila: più dell’epoca pre Covid.
A trionfare con una personalissima “acchiappabefane”, una Bmw R 25/2 che a 70 anni suonati regala ancora sensazioni fortissime: in sella Gianangelo Gaudenzi ed Ettori Barbieri di Codogno, Lodi. Premiate anche le motobefane 2, 5, 4 e 8, così come i club più numeroso, ovvero il Vespa Club di Correggio, pari merito con Camer, e il Bmw Motrrad Cento, il più numeroso tra i motoclub Bmw. Menzione speciale a Tiziano “Titti” Ligabue, entrato in autostrada in sella al suo sidecar storico.
«Le moto sono parcheggiate ovunque – spiega entusiasta Luigi Casetta, organizzatore con Andrea Davoli e Onorio Moto –. Abbiamo superato il numero dei partecipanti rispetto a prima della pandemia. È un successo clamoroso. Siamo molto contenti, proviamo una gioia fortissima, al di là delle aspettative. Dopo due anni, infatti, la macchina era tutta da collaudare, ma ha dimostrato di essere ben oliata. Questo grazie alla collaborazione di tutti, dagli sponsor agli espositori, agli organizzatori alle... befane. La moto – conclude Casetta – è passione, librtà, qualcosa di eccezionale per chi vuole stare bene in modo sereno, senza arrivare agli eccessi».
Motociclisti da tutta Italia sono approdati in centro a Correggio. Moltissimi arrivavano dalla vicina Modena, come Rita Minozzi, coordinatrice infermieristica, in sella alla sua Harley Davidson Freewheeler. «È il regalo che mi ha fatto mio marito quando ci siamo sposati: ho scoperto questa passione 20 anni fa– racconta Rita –. L’anno scorso ci siamo sposati arrivando in moto in centro a Modena. L’amore per quelle marmitte che ruggiscono è impagabile».
Andrea Ansaloni è arrivato da Nonantola in sella alla sua Bmw 1200 Gs: «La moto è tutto: con lei ho passato 40 anni. Andare in moto significa dormire in tenda e farsi il caffè nel bosco: la libertà, insomma».
La pesa così anche il carpigiano Roberto Giovanardi del club Emilia Road che con la sua Harley, rivestita per l’occasione con manto da pecora, sogna di fare un viaggio coast to coast negli Usa, dopo essere già stato a Tallin, in Estonia.
Non potevano mancare, ieri, Gianfaranco Tondelli ed Enrico Marchesi di Top Motor, così come Giacomo Zannoni, 14enne di Spilamberto, che corre a livello nazionale con la sua Kawasaki 400: «Il mio sogno nel cassetto? Diventare campione del mondo», dice Giacomo.Non potevano mancare nemmeno gli harleyisti del Free Charter Tricolore, come spiega Maurizio Costi di Canossa: «Per noi la moto è relax e spensieratezza».