Famiglia intossicata in casa dai fumi della caldaia difettosa
Padre, madre e tre figli soccorsi e portati a Fidenza
Reggiolo Una famiglia di origine marocchina formata da cinque persone, padre, madre e tre figli minori, è rimasta intossicata dai fumi di scarico di una caldaia difettosa.
È avvenuto giovedì sera alle 23 nell’abitazione di via Gonzaga 1. Il padre si è sentito male accusando sintomi che inizialmente facevano pensare a un’influenza, ma il personale sanitario del 118, intervenuto sul posto, ha capito che le cause di quel malessere potevano essere di altra natura. Da qui l’intervento dei vigili del fuoco di Guastalla, che hanno ispezionato la caldaia rivelando una pericolosa anomalia.
Il tubo per gli scarichi dei fumi era scollegato, pertanto gas come il monossido di carbonio hanno saturato alcune stanze. Sotto il porticato dell’abitazione si notano alcuni pezzi e coperchi di vecchie caldaie. Non si esclude che l’uomo possa aver effettuato qualche lavoro sulla caldaia e che poi il tubo di scarico si sia staccato, senza che il padrone di casa se ne sia accorto. E proprio il capofamiglia sarebbe stato maggiormente esposto ai gas nocivi, tuttavia l’intera famiglia, dopo il primo intervento del personale sanitario all’ospedale di Guastalla, è stata portata a Fidenza per un trattamento in camera iperbarica.
L’intossicazione da monossido di carbonio rappresenta una delle più comuni, ma anche più subdole, cause di avvelenamento domestico. Per fortuna la situazione è man mano migliorata.
Nel tardo pomeriggio di ieri, la famiglia è stata dichiarata fuori pericolo e ha potuto fare ritorno a Reggiolo, ma non è rientrata nella propria abitazione, giudicata inagibile almeno fino a quando l'impianto di riscaldamento sarà ritenuto idoneo e sicuro.
Al momento genitori e figli sono stati ospitata dai parenti.