Quattro Castella, è morto Giuliano Grasselli, una vita dedicata a Matilde
È stato per vent’anni il regista del Corteo storico, un grande collezionista di opere sulla Grancontessa
Quattro Castella È morto Giuliano Grasselli, 74 anni, per vent’anni regista del Corteo storico matildico di Quattro Castella, collezionista di libri antichi, stampe, quadri e opere d’arte dedicate in particolare a Matilde di Canossa. È stato un grande protagonista della storia della rievocazione storica a Quattro Castella – luogo deputato a ricordare il mito della Grancontessa – autore di numerosi libri e pubblicazioni a carattere storico e di iniziative culturali, l’ultima delle quali si è svolta il 26 dicembre scorso nella chiesa di Quattro Castella: “Un Natale di 900 anni fa”, appuntamento iniziato nel 2010 pochi mesi dopo la fondazione dell’associazione “Amici di Matilde e del castello di Bianello”, di cui era vicepresidente; un evento portato avanti negli anni successivi, tranne la pausa-Covid del 2020 e 2021, assieme ad artisti e gruppo storici, sempre il giorno di Santo Stefano nella chiesa di Sant’Antonino.
Giuliano Grasselli era nato il 16 ottobre 1948 ai piedi dei quattro colli. Ogni mattina si alzava ogni mattina guardando il suo amato Bianello, come se sentisse il compito di mantenere e ricercare ulteriormente quella storia di mille anni fa che gli apparteneva come la sua terra, un’eredità da salvaguardare nel modo migliore.
Fin dall’adolescenza è stato un tenace militante politico per gli ideali in cui credeva, diventando segretario locale Psiup e poi dirigente Pci. È stato anche amministratore pubblico del Comune di Quattro Castella negli anni ’70: consigliere comunale, assessore e vicesindaco per una legislatura. Il Corteo storico, nato nel 1955, è stato interrotto dal 1972 al 1984. Alla ripresa, Giuliano Grasselli ha ricoperto il ruolo di viceregista, per poi diventare regista nell’87 (con Ursula Andress e Fabio Testi interpreti di Matilde ed Enrico V) e restarlo per altri vent’anni. Ma anche negli anni precedenti collaborò al Corteo: fece parte del primissimo gruppo locale di sbandieratori. E ancor prima, da giovanissimo, fece parte della seconda Pro Quattro Castella (attiva dal 1965 al ’72), mentre il padre Fernando, oltre a far parte della prima Pro loco (1953-64), fu tra i fondatori del Corteo.
Giuliano diede un’impronta innovativa al Corteo attraverso il coinvolgimento di realtà territoriali diverse che avevano in comune la storia matildica. È stato un ambasciatore la cui collaborazione fu richiesta da molti Comuni per le rievocazioni storiche e altri eventi, da Neviano degli Arduini a Vetto, da Montebaranzone a Castellarano, da San Benedetto Po a Malcesine, da Correggio a Castel Tedaldo, nel Ferrarese. La sua esperienza gli valse la regia dell’opera lirica “Matilde di Canossa” musicata dall’avvocato Giovanni Bertolani, che fu rappresentata al teatro Romolo Valli nel giugno del 2011 con grande successo: una prima da sold out.
Negli anni 2000 il suo spirito vulcanico lo ha portato a collaborare con Donatella Jager Bedogni per concretizzare e divulgare ulteriormente i risultati della ricerca e dello studio sui temi matildici. Da questa collaborazione è nata l’associazione “Amici di Matilde di Canossa e del Castello di Bianello aps” che ha promosso un’intensa attività di divulgazione e ha attivato mostre iconografiche in Emilia e Lombardia, esponendo le opere della ricca collezione di Giuliano Grasselli: libri antichi, stampe, quadri e reperti su Matilde di Canossa, la storia del Medioevo e il suo territorio.
Per tutto l’impegno profuso volontariamente, la presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito, per la straordinaria attività, il titolo di Commendatore della Repubblica italiana.
Giuliano Grasselli lascia la moglie Franca Cirlini, il figlio Davide con la nuora Beatrice e le nipotine Matilde e Eleonora. Il decesso è avvenuto ieri mattina all’hospice Madonna dell’Uliveto di Albinea dopo la scoperta di una malattia al fegato, nel maggio scorso, contro la quale Giuliano ha lottato con determinazione, ma che nei giorni scorsi lo ha costretto al ricovero all’ospedale di Reggio Emilia. Ieri la salma è stata portata nell’abitazione, dove oggi sarà esposta. Il funerale è in programma domattina alle 11 con partenza dall’abitazione direttamente al cimitero castellese.l
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