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Il nuovo mercato coperto prende forma

Alice Benatti
Il nuovo mercato coperto prende forma

L’inaugurazione entro Pasqua. Resta il segreto sui nomi delle attività che lo popoleranno

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Reggio Emilia Dovrebbe inaugurare entro Pasqua (che quest’anno sarà il 9 aprile), il mercato coperto di via Emilia San Pietro a Reggio Emilia. Lo assicura Daniele Menozzi, amministratore delegato di Rei Consulting, che gestisce gli spazi in partnership con la multinazionale portoghese Sonae Sierra. I lavori sono iniziati a fine settembre e dovrebbero sulla carta terminare il 3 febbraio: se anche si ritarderà un po’ con la consegna del rinnovato palazzo storico, fondato nel 1927, non si dovrebbe comunque andare oltre la fine di marzo. Come la Gazzetta ha già riportato a settembre in concomitanza con l’apertura del cantiere, quello che sorgerà a Reggio Emilia non sarà un semplice mercato alimentare popolare ma un luogo vivace affollato dalla mattina alla sera, vero e proprio punto di ritrovo di cittadini e turisti. «Un milione è l’ambizioso numero di visitatori che, a pieno regime, contiamo di portare al mercato ogni anno», annuncia Menozzi.

Certo non mancheranno i banchi più tradizionali dove trovare pane, frutta, verdura, carne e pesce, ma a fare la parte del leone saranno punti ristoro dove acquistare specialità sia del territorio (dubitiamo che potranno mancare Parmigiano Reggiano, erbazzone e cappelletti) che nazionali e internazionali da gustare sul momento seduti attorno ai tavolini disposti nella Galleria centrale del mercato. Molto probabilmente, vi troverà casa anche qualche attività non strettamente alimentare ma legata al settore: potremo trovare, ad esempio, oggetti di casalinghi.

L’amministratore delegato di Rei Consulting pone ancora massimo riserbo sui nomi dei commercianti – tra sigle nazionali e internazionali, catene e naturalmente locali – che popoleranno i 2700 metri quadri di superficie. Si sa però che saranno oltre una ventina (quindici, circa i due terzi del totale auspicato, hanno già contrattualizzato la loro presenza fissa) e che la ricerca per riempire gli ultimi spazi continua. Il candidato ideale, come spiega Menozzi, deve sostanzialmente «garantire qualità e solidità imprenditoriale», oltre che sposare lo spirito del progetto.

Progetto che, più che alla vicine esperienze emiliano-romagnole (il Mercato delle Erbe a Bologna e il Marcato Coperto di Ravenna, per citarne qualcuno) guarda ai “cugini” spagnoli e portoghesi: il Mercato de San Miguel a Madrid, La Boqueria a Barcellona, il Mercato di Bolhão a Porto, per citare qualcuno dei più famosi, amati e “instagrammati” in Europa dai turisti. Tutti luoghi che sono una gioia per gli occhi, oltre che per il palato. Certo, in tutti questi posti, la proposta a livello di offerta è decisamente superiore (basti pensare il mercato di Barcellona vede animare i suoi 2.500 metri quadrati da oltre 300 bancarelle colorate e gustosissime), ma il tentativo è lo stesso: creare nella città un luogo iconico legato al mangiar bene, un nuovo polo attrattivo per chi vive in città e per chi ci fa tappa per piacere o per lavoro.

Sarà uno spazio flessibile che, insieme alle contigue piazzetta del Pesce e piazza Scapinelli, ospiterà anche iniziative collaterali (show cooking, ad esempio) ed eventi di intrattenimento come spettacoli e concerti. Un luogo che, la prossima estate, punta a diventare un polo attrattivo non solo per i reggiani ma anche per coloro che arriveranno in città per i concerti alla Rcf Arena e per i turisti che passeranno qualche giorno nel territorio della nostra provincia.