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«Studenti,scegliete i tecnici», l’appello di Unindustria ai ragazzi di terza media

«Studenti,scegliete i tecnici», l’appello di Unindustria ai ragazzi di terza media

La presidente degli industriali: «Si cercano figure ma mancano candidati»

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Reggio Emilia «Le persone sono la vera risorsa competitiva su cui puntare per rendere più forte il nostro Paese e le nostre imprese. È dai giovani, dalle loro energie e dai loro talenti, che dobbiamo ripartire». Lo afferma la presidente di Unindustria, Roberta Anceschi, intervenendo sulle iscrizioni alla scuola superiore. Entro gennaio, infatti, gli studenti dovranno scegliere il percorso formativo futuro. E dalla numero uno di Unindustria arrivano consigli e considerazioni.

«Per famiglie e studenti questo è il periodo dell’anno in cui scegliere il percorso scolastico – afferma Anceschi –. Per chi frequenta l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado ed è atteso dagli istituti superiori è una scelta ancor più significativa, che richiede un’attenta riflessione rispetto alle proprie inclinazioni, una profonda analisi dell’offerta formativa e anche un'accurata valutazione delle prospettive di lavoro».

Secondo la presidente degli industriali, «l’innovazione tecnologica e le due grandi transizioni, quella digitale e quella green, stanno rivoluzionando il mercato del lavoro e, di conseguenza, anche le relative competenze richieste al mondo scolastico e universitario. Partendo da questa premessa, è urgente sottolineare il valore del contributo della conoscenza specialistica tecnico-scientifica». Anceschi afferma che «molte delle competenze richieste dal mondo del lavoro sono e sempre più saranno appartenenti all’ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico. Secondo il Sistema Informativo Excelsior (realizzato da Unioncamere e dall’Anpal) in questo settore si hanno le stime più promettenti di aumento dell’occupazione nei prossimi anni».

Un quadro che interessa da vicino anche la nostra provincia: «A Reggio, provincia a forte specializzazione manifatturiera, sono soprattutto i profili con un background in ambito Stem (acronimo di Science Technology Engineering Mathematics, ndr) quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni. Purtroppo, però, circa quattro aziende su dieci non riescono a reperire le figure ricercate per mancanza di candidati». Per Anceschi, «questo dato evidenzia il fenomeno del disallineamento tra opportunità di lavoro generate dal sistema economico e percorsi formativi scelti».

Ma c’è un altro aspetto su cui punta la presidente di Unindustria: «Aggiungo che il boom delle richieste di profili Stem, fa emergere un’ulteriore problematica, relativa al mondo del lavoro in Italia: il divario di genere. A causa principalmente di stereotipi sociali, si rileva una preponderanza di uomini rispetto alle donne in ambito Stem, a partire dalla scelta dei percorsi di studio, in cui le studentesse sono tuttora una minoranza. Il risultato è che, nonostante le statistiche evidenzino performances scolastiche e accademiche migliori, le donne vengono ancora penalizzate nel mondo lavorativo, con disparità salariali e di opportunità di crescita».Per Anceschi, «fare scelte consapevoli è oggi più che mai importante. Per questo stiamo collaborando a diverse iniziative dedicate a genitori e a ragazzi che si apprestano a conseguire la licenza media, per esempio con Robo Lab, Orienta Live Show o il Pmi Day in cui le fabbriche si aprono per ospitare le visite degli studenti».