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«Sanità, sbagliata la scelta di accentrare sul Santa Maria a scapito della periferia»

«Sanità, sbagliata la scelta di accentrare sul Santa Maria a scapito della periferia»

Scandiano Il consigliere Santoro: «Il Magati e gli altri ospedali ridimensionati»

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Scandiaro «In ambito sanitario la pandemia è diventata una giustificazione onnicomprensiva; in un gioco di parole: “cari pazienti dovete avere pazienza!”. In realtà, invece, ha messo in evidenza le criticità di quella infelice decisione politica di creare l’Azienda Usl-Irccs con al centro del sistema il Santa Maria Nuova sacrificando tutti i cittadini periferici, per giunta obbligandoli a spostarsi da un capo all’altro della provincia per avere una prestazione medica». Angelo Santoro, capogruppo di Scandiano Unita, torna ad occuparsi del tema sanità, con particolare attenzione alle ricadute sull’ospedale del paese.

«Il Magati, ad esempio, è solo la punta dell’iceberg di un malessere generale a cui prossimamente seguiranno i ridimensionamenti degli altri ospedali…o pensate davvero che al Sant’Anna di Castelnovo Monti, ad esempio, si possa immaginare un reparto ad hoc per le nascite con poco meno di 100 parti all’anno! E gli scandianesi quanto tempo ancora volete che resistano ad andare in montagna per una visita medica? Sono tanti i camici bianchi che si erano mostrati scettici sull’operazione Usl-Irccs; infatti, molti di loro se ne sono andati mettendo in crisi un sistema che all’apparenza sembra non aver nemmeno fatto i conti con i pensionamenti. La politica era stata preventivamente avvisata di questi pericoli, ma forse in quel momento era sprovvista di cannocchiale per vedere cosa sarebbe successo dopo… lasciando che i cittadini lo scoprissero da soli e troppo tardi sulla loro pelle!».

Il tema sanità è molto caldo in tutta la provincia reggiana. Molti problemi si stanno accavallando, soprattutto a causa della mancanza di personale e relativa difficoltà a riaprire reparti chiusi durante la pandemia. l

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