Muore lo stesso giorno del fratello gemello, addio al maresciallo Ferranti
L’uomo, che ha dedicato la vita al servizio del prossimo, è deceduto domenica
Albinea Addio al maresciallo Mariano Ferranti, per un ventennio alla guida del nucleo operativo del comando provinciale di Reggio Emilia. Ottantaquattro anni compiuti lo scorso ottobre, l’uomo, che da diverso tempo risiedeva ad Albinea, è deceduto domenica all’ospedale Santa Maria Nuova a causa delle complicanze riscontrate a seguito di un edema polmonare. Nel dolore, sono parole d’amore quella oggi che la figlia Patrizia vuole dedicargli. Perché è stato un «bravissimo papà», oltre che un «nonno eccezionale per le sue nipotine». Insieme al fratello Filippo e alla mamma Angela, che oggi piange l’uomo con cui è stata sposata per quasi 50 anni, Patrizia parla di un uomo sempre in prima linea per il bene comune ma allo stesso riservato: «le sue imprese non era trofei di cui vantarsi, diceva che era semplicemente il suo lavoro». Un lavoro al servizio per la comunità che, negli anni, gli è valso il rispetto e la stima di tanti colleghi, che ieri si sono stretti attorno alla famiglia.
«Era molto conosciuto e stimato come persona – conferma Patrizia – ricordo quando ad Achille Maramotti fu rubato un prezioso quadro del pittore de Chirico e mio padre con la sua squadra riuscì a recuperarlo. In quell’occasione accompagnò lo stesso Maramotti a casa. In segno di riconoscenza, l’imprenditore gli chiese quale dono volesse ma lui rispose che aveva fatto soltanto il suo dovere. Maramotti allora, per ringraziarlo, donò un bigliardo ai ragazzi della caserma».
«Fu in prima linea anche nel sequestro di Silvana Dall’Orto – continua Patrizia, ripercorrendo la carriera del padre – e in quello dell’industriale Severino Salati, che riuscirono a liberare. Io ero solo una bambina ma ricordo quanto mi sembrò crudele il gesto dei rapitori di asportargli un pezzo di lobo dell’orecchio».
Mariano Ferranti è venuto a mancare lo stesso giorno (precisamente a 12 ore di distanza) in cui è spirato suo fratello gemello Giuseppe, prete in Sicilia. Un brutto male nel suo caso, che non gli ha lasciato scampo. Ma colpisce che se ne siano andati insieme, così come insieme avevano conosciuto questo mondo ottantaquattro anni fa.
Chi volesse dare l’ultimo saluto al maresciallo, la camera ardente del Santa Maria Nuova, in Via Benedetto Croce a Reggio Emilia, sarà aperta anche nella giornata di oggi dalle ore 9 alle 17.
Il funerale si terrà invece domani alle ore 11 (la partenza è alla 10.30 dalla camera ardente) alla Chiesa di Montericco ad Albinea. Successivamente, il feretro sarà portato al cimitero di Casellinel
A.B
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