Gazzetta di Reggio

Reggio

Il professor Strolin discende dall’ingegnere Giovanni Ramusani

Dona documenti storici alla Panizzi «Il mio atto d’amore per la città»

Serena Arbizzi
Dona documenti storici alla Panizzi «Il mio atto d’amore per la città»

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i Serena Arbizzi

Reggio Emilia Una raccolta di bandi risalenti al periodo precedente all’unità d’Italia, di grande interesse per Reggio Emilia.

La raccolta proviene dalla famiglia reggiana dei Ramusani: il professor Paolo Emilio Strolin, ora residente a Napoli, è discendente da parte di madre di questo nucleo familiare e, in nome della vicinanza a Reggio Emilia che custodisce sempre nel cuore, ha deciso di effettuare questo lascito alla biblioteca Panizzi.

«Il professore ha ereditato dalla famiglia della madre questa serie di bandi e di editti che si riferiscono al periodo pre-unitario italiano, in particolare alla Repubblica Cisalpina, al Governo Provvisorio e agli Stati Estensi – spiega Paolo Begal, assistente del professor Strolin –. Il bisnonno materno era ingegnere e impiegato nella Bonifica del Reggiano ed era molto addentro alle questioni amministrative dell’epoca: tra bandi e leggi modificate, la raccolta donata racchiude un’epoca».

Entrando nel dettaglio, come si legge nella lettera scritta dal professor Strolin, indirizzata ad Alberto Ferraboschi, responsabile dell’unità operativa complessa della gestione delle biblioteche di Reggio Emilia, «come legittimo proprietario ed erede dei documenti e del materiale in oggetto, desidero esprimere e formalizzare la mia volontà di donare la mia raccolta alla biblioteca Panizzi. La raccolta proviene dalla famiglia reggiana dei Ramusani, da cui discendo per parte di madre. Il materiale consta di 107 pezzi: 86 bandi, tra sentenze, avvisi, notifiche, atti ministeriali e vendite. 67 di questi sono relativi al 1848, tre sono databili tra il 1830 e il 1835, 16 sono databili tra il 1854 e il 1856; 18 lettere, due quaderni, una fotografia che riproduce i lavori per la Bonifica Parmigiana-Moglia».

Il materiale è già arrivato a Reggio Emilia. «Desidero che questi documenti vengano interamente custoditi alla biblioteca Panizzi per costituire il fondo denominato “Raccolta Eredi Ramusani”, al fine di essere conservati e messi a disposizione degli studiosi, con gli stessi rigorosi criteri di conservazione e fruibilità adottati per gli altri materiali che già fanno parte del patrimonio della biblioteca stessa».

I documenti sono prodotti a stampa in antico regime tipografico. Le 18 lettere consistono in carteggi manoscritti, alcuni indirizzati al consigliere estense Luigi Boni, un progetto manoscritto per la distribuzione delle acque irrigatorie del Rio e del Quarto a Cavriago.

Il bisnonno materno del professor Strolin, Giovanni Ramusani, è tra i personaggi di spicco della storia di Reggio Emilia. Giovanni nacque a Reggio nel 1851 e morì a Bologna nel 1923. Architetto e Ingegnere capo del Consorzio delle Bonificazioni reggiane e di Parmigiana Moglia, ebbe un ruolo determinante negli interventi di bonifica e di regolazione delle acque del territorio reggiano. Fu anche consigliere comunale e provinciale. Giovanni Ramusani è considerato il maggiore poeta satirico in dialetto reggiano: nel settembre 1877 fondò il giornale satirico Prusproun (Giurnel seinsa preteisi). l