Ennesimo incidente a Cella «Necessaria la via Emilia Bis»
Ancora uno schianto e traffico in tilt dopo l’ok alle mozioni in consiglio Il comitato: «La vera soluzione è il prolungamento della tangenziale»
Reggio Emilia Quello di ieri è stato l’ennesimo incidente stradale avvenuto nelle frazioni cittadine attraversate dalla via Emilia in direzione di Parma. Ancora una volta un pedone, ieri mattina a Cella intorno alle 9.30, mentre stava attraversano la strada sulle strisce pedonali, è stato investito da un’auto. Un incidente fortunatamente non tragico come quello che il 4 dicembre 2020, anche allora a Cella, costò la vita al dodicenne Youness Lakdar. Mentre nella vicina Gaida non s'è spento l'orrore per la famiglia sterminata lo scorso 30 ottobre su un'automobile uscita di strada. E sono trascorsi soltanto quattro giorni da quando il consiglio comunale ha approvato all'unanimità tre mozioni che sollecitano l'amministrazione a compiere i lavori necessari per mettere in sicurezza quei sei chilometri trafficatissimi.
Quello suonato ieri è un nuovo campanello d'allarme, a cui fa eco l'associazione Mattone su Mattone, formata da qualche anno a Cella dai cittadini esasperati per la condizione di pericolo in cui si sentono abbandonati. «Non basta – protesta la vicepresidente Maria Cristina Guarnieri – elencare le vittime degli infortuni più gravi. Bisogna contare anche le molte altre persone scampate miracolosamente. Non gettiamo la croce addosso agli investitori per le eventuali colpe e responsabilità. Ci aspettiamo invece l'intervento del Comune, che ha promesso di comunicare l'esito dello studio di fattibilità delle opere stradali da realizzare a partire dal prossimo mese di luglio. Infatti ci è stato detto che quello è il termine fissato dal ministro dei Trasporti per usufruire dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
L'amministrazione comunale ha in mente di ripetere a Cella ciò che è stato fatto a Pieve Modolena con il rifacimento, la segnalazione e l'illuminazione dei percorsi e degli attraversamenti pedonali e ciclabili, intersecandoli anche con isole spartitraffico. Inoltre il limite di velocità sarà controllato con dispositivi elettronici fra Cella e Cadè e si interverrà su 34 fermate degli autobus dotandole di pensiline e cordoli per proteggere i viaggiatori dalle intemperie e dai veicoli che li sfiorano. Invece i fondi del Pnrr potrebbero non bastare per installare il semaforo che l'associazione propone all'incrocio con le vie Cella all'Oldo e Bassetta. «Qui – osserva Maria Cristina Guarnieri – si concentra la maggior parte del traffico locale, ma la viabilità deve essere messa in sicurezza in diversi punti». Peraltro i cittadini ribadiscono anche la richiesta più impegnativa, sulla quale insistono da tempo, giudicandola la soluzione definitiva dei loro problemi: «Il Comune – spiega la portavoce del comitato – dovrà farsi carico del progetto della via Emilia Bis, prolungando la tangenziale Nord fino a Calerno, per allontanare i mezzi pesanti dagli abitati».