Gli amici di Ivano: «È nei nostri pensieri, speriamo lo trovino»
La testimonianza: «In volo è sempre stato prudentissimo»
Reggio Emilia «In questo momento sono in ospedale, ma sulla chat tutti gli amici rivolgono un pensiero a Ivano. Lo conosciamo da vent’anni, stiamo pensando intensamente a lui. Speriamo che lo trovino», afferma Gerardo Paglia, di San Martino in Rio e tra i fondatori dell’associazione Aeromodellismi Castellazzo. Gli amici si attaccano alla speranza sulla sorte di Ivano Montanari, il 61enne residente a Reggio scomparso dai radar sabato scorso alle 11.22 mentre alla guida dell’ultraleggero Evektor Eurostar (di proprietà della Top Gun Fly School, dov’era decollato) stava sorvolando l’Appennino modenese. Mentre ieri le ricerche – con grande dispiego di uomini e mezzi, visto che il fattore tempo è fondamentale – sono proseguite serrate per il secondo giorno, nella frazione di Due Maestà, dove il 61enne vive da decenni, si è diffuso lo sconcerto.
L’abitazione che Ivano Montanari condivide con la moglie Barbara Bonvicini si trova in via Martiri di Cervarolo, in quella manciata di case prima del cartello che segnala l’inizio di Fogliano. Un’abitazione a due piani, di colore bianco, che si distingue dalle altre per la recente ristrutturazione; in cortile due macchine, appartenenti ai coniugi senza figli. «Poveretto, era da poco andato in pensione: l’incidente è capitato proprio ora che avrebbe potuto godersi il meritato riposo, lui così giovanile e così attivo», dicono nella frazione.
Appena un anno e mezzo fa Montanari, che lavorava per una ditta di compravendita di formaggi, ha raggiunto l’età della pensione, seguito a ruota dalla moglie, ex dipendente delle Poste. «Hanno un cane di mezza taglia, Dolly, a cui sono molto affezionati: Ivano ogni mattina usciva per una camminata nella campagna dietro casa con la cagnolina». La vocazione per i motori, che ha contraddistinto Ivano fin da ragazzo, lo ha portato a seguire diverse passioni. «È un motociclista: ha due moto, una Bmw e una Ducati, spesso lui e la moglie partono per gite in giornata». Una coppia affiatata, con il pallino dei viaggi. «Hanno viaggiato tanto, prima del Covid». L’esplorazione dei cieli per Montanari è stata sinonimo di aeromodellismo: il 61enne ha una collezione di aeromodelli radiocomandati a vista, a una distanza di circa 300 metri, che fa volare nel campo del Castellazzo, vicino al campovolo. L’associazione di cui fa parte, la Aeromodellismi Castellazzo, si è sciolta nel dicembre scorso. «Non possiamo più restare a Reggio per via delle misure di sicurezza Enac – spiega Gerardo Paglia – Ivano si reca sempre più spesso nel campo di Magreta, sul Secchia, nel Modenese. Ma domenica scorsa, l’ultima volta che l’ho visto, era a Castellazzo, abbiamo chiacchierato a lungo». Dai modellini 6-7 anni fa Ivano è passato agli ultraleggeri: non aveva il brevetto, bensì l’attestato di pilota per il volo da diporto o sportivo. A detta di un amico che ieri si è recato a Pievepelago, in volo Ivano è «scrupoloso, prudentissimo» e «non ha mai avuto il benché minimo disguido».