Si chiamano Pizzone, Peperattolo e Tazziglia i “mostri” da sconfiggere della differenziata
La raccolta differenziata, fatta male, genera “mostri”. Creature anomale di fantasia come Pizzone, Peperattolo e Tazziglia, i tre ibridi nati dall’insieme di rifiuti erroneamente gettati nel medesimo bidone che sono stati scelti dal Gruppo Iren e dal Comune di Reggio Emilia per sensibilizzare sulla corretta separazione dei rifiuti
Reggio Emilia La raccolta differenziata, fatta male, genera “mostri”. Creature anomale di fantasia come Pizzone, Peperattolo e Tazziglia, i tre ibridi nati dall’insieme di rifiuti erroneamente gettati nel medesimo bidone che sono stati scelti dal Gruppo Iren e dal Comune di Reggio Emilia per sensibilizzare sulla corretta separazione dei rifiuti. E ai cittadini oggi chiedono aiuto per sconfiggere queste creature impossibili da differenziare. Il primo unisce la pizza e il suo cartone, spesso gettati insieme nel bidone della carta senza considerare che tale contenitore (quando è unto e/o sporco di pomodoro, mozzarella o altri condimenti) necessità di essere buttato nel bidone dell’indifferenziata. Un errore comune quello fatto dai cittadini reggiani, che a volte sbagliano anche buttando la ceramica – ad esempio di un piatto o di una tazza rotta –, insieme al vetro (ecco come nasce Tazziglia), oppure gettando il barattolo di latta dei pelati con i peperoni ancora all’interno (Peperattolo). Un altro sbaglio frequente? Gettare giocattoli di plastica rigida dei bambini insieme agli imballaggi di plastica invece che conferirli nel rifiuto secco non differenziabile. Stesso discorso vale, ad esempio, per ciabatte, penne a sfera, spazzolini, accendini e cd.
L’iniziativa nasce con un messaggio chiaro: buttare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando appunto la creazione di questi “mostri”. Per migliorare su questo fronte, in caso di dubbi Iren invita a consultare il “rifiutologo”, lo strumento digitale (disponibile anche in formato cartacei per i meno avvezzi alla tecnologia) che insegna a separare nel modo giusto i rifiuti.
«Nonostante a Reggio Emilia la raccolta differenziata totale abbia superato l'80%, con il tempo abbiamo riscontrato un lieve peggioramento della qualità dei materiali differenziati – riporta l’amministratore delegato di Iren Ambiente Eugenio Bertolini – per questo crediamo ci sia bisogno di chiedere a cittadini e imprese un piccolo sforzo aggiuntivo. A fianco dell’impegno che Iren mette in campo per il decoro e la raccolta di rifiuti in città, il contributo di ciascuno è infatti fondamentale».
L’assessora alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini invita tutti «a collaborare ancora e meglio per un obiettivo importante: una raccolta di qualità, perché anche un solo scontrino, o un involto di carta alimentare oleata danneggia l’intera partita di carta conferita e non la rende adatta ad un pieno recupero». Presto, sul territorio, sarà anche potenziato il numero di agenti accertatori incaricati di vigilare sul corretto svolgimento della raccolta differenziata.l