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Pilota disperso, si cerca ancora

Ambra Prati
Pilota disperso, si cerca ancora

Senza esito le ricerche di Ivano Montanari, reggiano di 61 anni sparito dai radar sabato. Ieri è stato battuto il monte Cantiere. Oggi scenderà in campo l’elicottero della Finanza

01 febbraio 2023
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Reggio Emilia Ormai l’interrogativo che si pongono le decine di uomini impegnati nelle ricerche dell’ultraleggero scomparso insieme al pilota Ivano Montanari – il 61enne di Reggio decollato sabato scorso dal campovolo per scattare alcune foto e sparito dai radar alle 12.01 («non ho più visibilità a causa della nebbia, torno indietro», è stata l’ultima comunicazione) – non è più quando sarà trovato bensì quanto a lungo potranno proseguire le ricerche.

Ricerche che, in caso di scomparsa, durano non più di tre giorni. Questo è un caso particolare, per la doppia indagine da parte di procura ed Enac: perciò la prefettura di Modena, cui spetta il coordinamento e l’ultima parola nel briefing quotidiano dopo aver consultato le forze dell’ordine, ha deciso di proseguire con lo spiegamento di uomini e mezzi per non lasciare nulla d’intentato. Un limbo che rende ancor più terribile il dramma della moglie di Montanari, Barbara Bonvicini, chiusa nella casa di Due Maestà in attesa di un telefonata che non arriva.

«Purtroppo rimane ancora senza esito la ricerca del velivolo disperso che vede impegnato un ingente quantitativo di personale: dagli operatori del Soccorso Alpino all’Aeronautica militare, Protezione civile e vigili del fuoco», recita il comunicato ufficiale di ieri, quando un’altra giornata di sole e buona visibilità non sono bastate a rinvenire la benché minima traccia dell’ultraleggero Eurostar Evektor EV-97, guidato in solitaria da Montanari. Un velivolo per di più di colore bianco: con la coltre di neve che ricopre l’area dell’ultima posizione conosciuta, al confine tra l’Appennino modenese e reggiano, è come cercare un ago nel pagliaio.

Gli esperti lo sanno, perciò si è fatto un ricorso massiccio alla tecnologia: i droni dei vigili del fuoco, le termocamere a infrarossi, uno speciale rilevatore di apparecchi elettronici e perfino un elicottero da Trento dotato di sonar in grado di rilevare la presenza di metallo e usato nelle valanghe. Ieri sono stati battuti più punti indicati dai radar dell’Aeronautica sia via terra, da parte degli esperti del Soccorso Alpino con sci d’alpinismo e quad cingolati, sia con gli elicotteri. È stata effettuata una ricerca sul monte Cantiere, nel Modenese, sempre con esito negativo.

La mobilitazione proseguirà oggi, dalle 9 alle 18.30, per il controllo di un’area in zona Pievepelago. Oltre alle squadre di terra scenderà in campo un elicottero della Guardia di Finanza. l