Gazzetta di Reggio

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Quando lo zio Danish disse: “Vi dico dov’è Saman, ma non l’ho uccisa io”

J. D. P.
Quando lo zio Danish disse: “Vi dico dov’è Saman, ma non l’ho uccisa io”

Il 16 novembre, riferisce l’Ansa, l’uomo ha chiesto di parlare con la polizia penitenziaria di Reggio Emilia: “Non voglio avere una condanna per colui che ha ucciso”

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Novellara Mentre in Pakistan c’è stata una nuova udienza per l’estradizione di Shabbar Abbas, che però si è risolta con un altro rinvio (al 7 febbraio), in Italia si apprendono dei dettagli importanti sulle circostanze che hanno portato lo zio Hasnain Danish a rivelare dove era il corpo, poi trovato il 18 novembre.

Il 16 novembre, dunque il giorno dopo la cattura in Pakistan di Shabbar Annas, lo zio avrebbe chiesto di parlare con la polizia penitenziaria di Reggio. “Voglio dirvi che io non ho ucciso Saman e per questo io non voglio avere una condanna per colui che ha ucciso Saman" è il virgolettato riportato dall’Ansa.

L’uomo avrebbe ammesso di aver accompagnato i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq, a seppellire il corpo nel casolare di Strada Reatino 36.