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Riapre il bar-ristorante nell’area della Polveriera

Luciano Salsi
Riapre il bar-ristorante nell’area della Polveriera

Inaugurazione in programma sabato 4 febbraio. L’attività sarà gestita da due reggiani

31 gennaio 2023
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Reggio Emilia Sarà presto riaperto il bar-ristorante della Polveriera, che fino all'anno scorso era gestito dalla cooperativa sociale Elfo sotto l’insegna Chiacchiere e Cucina.

Avrà l’impronta dell’antica osteria e servirà i piatti e i vini della tradizione emiliana, in linea con la funzione sociale degli attigui insediamenti e con la storicità del luogo, che fino agli ultimi decenni del Novecento ospitava magazzini dell’Esercito italiano.

Due noti reggiani cinquantenni, Enrico Zucchetti e Maurizio Valcavi, hanno preso in gestione il ramo d’azienda. Il cuoco è un trentenne modenese, che s’è fatto le ossa in un rinomato locale tipico d’oltre Secchia. Lo coadiuva una decina di giovani.

Possono essere accolti sessanta o settanta avventori, fino a cento comprendendo la distesa estiva. L’inaugurazione è prevista per sabato 4 febbraio.

Dalla settimana seguente l'attività entrerà in funzione dal lunedì al venerdì per i pranzi, al mercoledì al venerdì e al sabato per gli aperitivi e le cene.

Il bar-ristorante si trova nell'ala della Polveriera vicina a via Terrachini, in uno dei due capannoni restaurati nel 2013, dove sono ubicate una sala civica, un centro diurno e le sedi di diverse cooperative sociali.

L’ambiente in cui è inserito ne ispira le caratteristiche.

«Ci atteniamo – spiega Zucchetti – allo spirito della cooperazione. Per noi due soci è un’impresa nuova. Entrambi avevamo esperienza nella direzione d’azienda, lui nel tessile, io in diversi settori, nella nostra città e fino alla metà dell’anno scorso a Rimini. Siamo uniti fin dall’infanzia dall’amicizia con il compianto Matteo Incerti, nostro coetaneo. La notizia della nostra iniziativa si sta diffondendo attraverso le reti sociali e fra i club Granata».

La riapertura del locale rientra nell’opera di riqualificazione della Polveriera, la cui proprietà è passata dal Demanio militare al Comune.

Gli edifici sono sei, allineati a fianco dell’area utilizzata come parcheggio scambiatore.

Recentemente l’amministrazione comunale ha annunciato che, dopo i due già restaurati e utilizzati come centro socio-occupazionale e residenziale diurno, ne sarà recuperato un terzo, il capannone E adiacente a viale Olimpia.

Vi avrà sede il Bici Lab, una casa della bicicletta a servizio dei tanti cittadini che, nel solco della tradizione, usano il mezzo a due ruote grazie anche alla rete di piste ciclabili, la più estesa d’Italia in rapporto alla popolazione.

Ospiterà tra l’altro il Museo della bicicletta, in cui troveranno posto gli esemplari storici tratti dalla collezione che fu di Giannetto Cimurri.

Vi saranno un’officina, un servizio di lavaggio e noleggio delle bici e un bar. Vi si svolgeranno incontri e seminari sulla mobilità sostenibile. l