Stuprata a turno dai calciatori dopo la trasferta: Gianni Manfrin condannato a 6 anni di carcere
L’ex terzino della Reggiana, che vestì i colori granata nel 2017, accusato da una studentessa Il 29enne, con quattro ex compagni di squadra, nei guai per violenza sessuale di gruppo
Reggio Emilia Ha indossato la maglia granata per una sola stagione nel 2017: per la Reggiana rivestiva il ruolo di terzino, ma è stata una meteora che solo alcuni tifosi ricorderanno. Ora Gianni Manfrin, 29 anni, è stato condannato a sei anni di reclusione per il reato di stupro di gruppo: insieme ad altri quattro ex giocatori del Virtus Verona, il calciatore è stato ritenuto responsabile di aver fatto ubriacare e di aver stuprato una studentessa di vent’anni, compagna di scuola di uno dei cinque, al termine di una trasferta.
Per il terribile episodio sono stati condannati a sei anni ciascuno, oltre alle interdizioni di legge, tutti e cinque gli imputati: oltre a Manfrin, originario di Padova, Stefano Casarotto, 26 anni di Venezia, Edoardo Merci, 23 anni di Verona, l’argentino Santiago Visentin e il romeno Daniel Onescu.
I fatti risalgono alla notte tra il 18 e il 19 gennaio 2020. Quella sera la Virtus Verona pareggiava 3 a 3 a Cesena nella ventiduesima giornata del campionato di serie C. Al ritorno dalla trasferta, cinque calciatori all’epoca tesserati con la società scaligera avrebbero fatto ubriacare una ragazza e a turno quattro di loro avrebbero abusato di lei, mentre il quinto li filmava. Quando è emersa, dopo la denuncia della giovane, la vicenda ha fatto scalpore nel mondo sportivo, tanto che i tifosi hanno chiesto la sospensione dei giocatori, in seguito scattata. Difatti la Virtus Verona, travolta dallo scandalo, li ha prima sospesi e poi ceduti ad altre squadre.
Nel corso delle indagini preliminari la giovane è stata ritenuta credibile. La ventenne aveva raccontato di essere stata accompagnata da uno dei giocatori, suo compagno di scuola, in un appartamento dove si trovavano altri quattro compagni di squadra; qui sarebbe stata fatta ubriacare e poi sottoposta a rapporti sessuali non consenzienti e non voluti. Fin qui la versione della studentessa.
Da parte loro gli imputati hanno sempre negato gli addebiti, sostenendo che si sia trattato di rapporti consenzienti e parlando di una serata innaffiata da abbondante alcol. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dei cinque.
Prima dell’udienza, gli imputati avevano versato una somma a titolo di risarcimento alla giovane, che aveva ritirato la costituzione di parte civile e la querela; ma il reato è comunque procedibile d’ufficio e il risarcimento non è bastato a evitare il processo.
Durante l’udienza, il pm titolare ha preso atto del risarcimento ma ha ritenuto che ciò non escludesse la responsabilità penale dei giovani, chiedendo e ottenendo la pena di sei anni per ognuno.
La sentenza è stata emessa con rito abbreviato a porte chiuse dal giudice per l’udienza preliminare Paola Vacca; trattandosi del primo grado di giudizio, la condanna è tutt’altro che definitiva.
Una carriera discontinua, quella di Manfrin. Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Chievo, il 29enne ha iniziato la sua avventura professionistica nel Modena, dove si è trasferito in compartecipazione nel 2013, poi rinnovata nella stagione successiva. Dopo essere stato riscattato dal club veneto, il 10 luglio 2015 Manfrin è passato in prestito biennale con diritto di riscatto all’Alessandria, scendendo così in Lega Pro. Il 29 luglio 2017 è stato ceduto in prestito annuale alla Reggiana. Dall’estate 2018 è rimasto senza contratto e nel gennaio 2019 è tornato a Verona ingaggiato dal terzo club cittadino del Virtus Verona. Nell’autunno 2020 è rimasto vittima di un grave infortunio; fino al gennaio 2022 è stato ingaggiato dal Borgo Venezia. l
© RIPRODUZIONE RISERVATA