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Ecco la prima Casa della comunità tra welfare, salute e benessere

Roberto Fontanili
Ecco la prima Casa della comunità tra welfare, salute e benessere

Sorgerà a Villa Ospizio e ospiterà attività sanitarie, sociali e culturali

02 febbraio 2023
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Reggio Emilia Nascerà a Villa Ospizio la prima Casa della comunità che riunirà in un solo edificio di circa 2.800 metri quadrati servizi sanitari e socio assistenziali e la biblioteca di quartiere che opereranno in maniera integrata. La nuova struttura sorgerà sull’area che in passato ha ospitato anche la casa di riposo comunale ed è abbandonata da circa 30 anni. L’area che nel 1990 era destinata a ospitare 90 nuove abitazioni, mai realizzate, è quella che si affaccia sulla via Emilia di fronte al rione Don Pasquino Borghi.

L’intervento di riqualificazione dell’intera area di circa 50mila metri quadrati, di cui 20mila destinati a verde pubblico, sarà realizzata da Conad che potrà realizzare anche su 3.500 metri quadrati di superficie (di cui 1.500 per alimentari) attività commerciali e servizi. Il Comune diventerà proprietario dei 510 metri quadrati destinati a sede dei Polo dei servizi sociali Est e degli 826 metri della nuova biblioteca di quartiere, a fronte della cessione di un’area di circa 1.100 metri quadrati. L’Ausl reggiana utilizzerà in affitto 1.400 metri della nuova costruzione per collocarvi parte dei servizi trasferiti ad Albinea ed in altre zone della città dopo la chiusura dei Poliambulatori di via Monte San Michele.

Si tratta di un intervento che richiederà un investimento di circa 5 milioni di euro. L’avvio del cantiere è previsto entro il 2024 per concludersi prima del 2026. La delibera dell’accordo tra Comune e Ausl e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), è stata approvata dalla giunta comunale nei giorni scorsi. Ad illustrare ieri il progetto sono stati il sindaco Luca Vecchi, l’assessore Daniele Marchi, e per l’Ausl il direttore generale Cristina Marchesi e il direttore del Distretto di Reggio Elisabetta Negri.

Per il quartiere Ospizio nel quale risiedono circa 15mila abitanti – ha detto il sindaco Luca Vecchi – si tratta di un intervento di riqualificazione urbana che «riporta dopo oltre 20 anni ad Ospizio un vero polo di servizi pubblici, e che avviene nell’ambito del Programma di riqualificazione urbana sulla ex casa di riposo ed è di iniziativa pubblica e attuazione privata». Ma l’intervento va oltre, ha sottolineato Cristina Marchesi, e «per la prima volta a Reggio una struttura riunirà, in una sede, funzioni e servizi sanitari e socio-assistenziali. Questo è il progetto pilota per trasformare le attuali cinque Case della salute di Reggio in altrettante Case della comunità»,

Un progetto hanno aggiunto Marchi e Negri «che punta sulla co-programmazione e di co-progettazione con la comunità per ripensare le risposte ai bisogni e con un attenzione particolare ai temi della fragilità e della non-autosufficienza». L’idea, ha concluso il direttore generale Ausl «è quella di costituire cinque Case della comunità in città: via Emilia Ospizio, viale Risorgimento, (con i fondi del Pnrr), via Brigata Reggio (i cui spazi saranno raddoppiati), viale Umberto I e via Gramsci. A queste se ne aggiungeranno un’altra ventina in provincia, per un totale di 26 Case della comunità». Con le risorse del Pnrr per ora potranno essere realizzate 10 Case della comunità di cui due nel distretto di Reggio (viale Risorgimento ed Albinea) e le altre otto in provincia.l