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Con i crediti di sostenibilità il Parco nazionale dell’Appennino dà valore ai suoi boschi

Elisa Pederzoli
Con i crediti di sostenibilità il Parco nazionale dell’Appennino dà valore ai suoi boschi

Il progetto apripista presentato in Regione. Oltre 4mila crediti già venduti, ricavati 135mila euro

07 febbraio 2023
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Ventasso Nel 2022 sono stati oltre 4mila i crediti venduti, per altrettante tonnellate di anidride carbonica sottratta all’atmosfera. Il ricavato, pari a 135mila euro, verrà redistribuito a beneficio dell’intero territorio del Parco nazionale.

È il primo risultato sancito dalla doppia certificazione Fsc (Forest Stewardship Council)e Pefc Bologna (Programme for de Endorsement of Forest Certification)nel progetto che coinvolge con il Parco anche la Regione Emilia-Romagna: quello sui crediti di sostenibilità. La presentazione ufficiale del progetto, primo in Europa, è stata fatta ieri in una conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale alle Foreste e alla Programmazione territoriale Barbara Lori e al presidente del Parco Fausto Giovannelli.

Si parte da un assunto: i boschi non solo sono custodi dell’ambiente e della biodiversità, ma motore di uno sviluppo pienamente sostenibile per l’intera comunità, in un’area compresa tra le province di Reggio Emilia e Parma, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna e quelle di Massa-Carrara e Lucca, in Toscana. I boschi sono “utili”, ma non solo come forse comunemente si pensa per la legna e non fanno bene solo alla montagna. Una gestione sostenibile dei boschi è importante per tutta la collettività e anche per gli altri territori. Da qui, il progetto. «Per la prima volta su una superficie di oltre 10mila, previa pianificazione e certificazione di gestione sostenibile e responsabile, si sono riconosciuti e remunerati i servizi ecosistemici. È un’azione di ricerca e sviluppo raccordata coi principi riconosciuti in ambito accademico e istituzionale a livello italiano ed europeo. È una rivoluzione culturale in grado di convivere con le attività tradizionali di prelievo di legname e di migliorarle nel tempo» ha detto Giovanelli.

Tradotto, i boschi gestiti in maniera sostenibile – da proprietari privati, usi civici, amministrazioni pubbliche, eccetera – “producono” crediti che possono essere acquistati ad esempio da aziende che impattano nell’ambiente. Un’adesione volontaria a un progetto di sostenibilità.

«Questo progetto del Parco, ancora una volta all’avanguardia, si inserisce in un pacchetto più ampio di misure che come Regione abbiamo messo in campo fin da inizio mandato e ci auguriamo che possa essere replicato anche da altri Parchi – ha spiegato Lori –. I nostri obiettivi, in linea con il Patto per il lavoro ed il clima, sono ambiziosi, ma realizzabili. Penso alla gestione consapevole dei boschi, che coprono oltre il 30% del territorio regionale, ma anche alla realizzazione di interventi di riforestazione di aree urbane e di pianura».l