Gazzetta di Reggio

Reggio

Novellara

Saman, fari puntati sul processo: al via venerdì senza i genitori

Saman, fari puntati sul processo: al via venerdì senza i genitori

La madre è latitante, martedì l’udienza per il padre non ha dato esito

07 febbraio 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Novellara Il processo per l’uccisione di Saman Abbas inizierà venerdì prossimo senza il padre e la madre della ragazza. Nazia Shaheen è ancora latitante in Pakistan, mentre la procedura per l’estradizione di Shabbar Abbas, dall’esito tutt’altro che scontato, è lungi dall’essere definita.

Martedì, in aula a Islamabad, c’è stata un’altra udienza, nel corso della quale l’avvocato difensore pakistano, Akthar Mahmood ha presentato delle obiezioni sulle carte presentate dagli inquirenti italiani. Il legale voleva anche discutere la sua istanza con la quale ha chiesto la liberazione su cauzione di Shabbar Abbas, ma l’udienza è stata rinviata al prossimo 14 febbraio.

Saranno presenti in aula lo zio Danish Hasnain, che il 18 novembre ha condotto gli inquirenti nel casolare diroccato di Strada Reatino 36, dove era sepolta la ragazza, e i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz.

Gli inquirenti ritengono che lo zio, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti, sia l’esecutore materiale del delitto, sulla scorta di quanto riferito dal fratello di Saman, che il 25 febbraio sarà maggiorenne e potrebbe essere chiamato a testimoniare in aula (le sue dichiarazioni sono comunque state cristallizzate in un incidente probatorio già nell’estate del 2021).

Danish ha anticipato la sua linea difensiva nelle dichiarazioni messe nero su bianco il 16 novembre scorso davanti a un agente e un ispettore della polizia penitenziaria: l’uomo dice di aver partecipato all’occultamento del cadavere, perché chiamato dai cugini a farlo, ma di non aver ucciso la ragazza, alla quale, anzi, voleva bene.

Nel processo si costituirà parte civile anche il fidanzato Saqib Ayub. Ad annunciarlo, al Resto del Carlino, è stato il legale del ragazzo, Claudio Falleti. Il giovane ha detto che eventuali proventi del risarcimento andranno a una fondazione che possa tutelare le vittime di matrimoni forzati. Saqib però ha fatto sapere che non sarà in aula, per evitare di incrociare gli assassini della sua fidanzata. Anche lui è stato ascoltato in un incidente probatorio, anche se potrebbe essere chiamato in aula a testimoniare. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA