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Il comitato di Cuperlo all’attacco «Si registrano affluenze anomale»

Roberto Fontanili
Il comitato di Cuperlo all’attacco «Si registrano affluenze anomale»

Si apre la prima crepa nella campagna congressuale del Pd reggiano

08 febbraio 2023
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Reggio Emilia Mentre il Pd reggiano ha superato i mille votanti nei congressi di circolo in corso, scoppia la prima polemica con il Comitato a sostegno di Gianni Cuperlo che accusa i «maggiorenti del Pd locale di gestire e orientare il consenso». Cioè di pilotare la partecipazione e il voto nei congressi. Nei 19 congressi svolti fino ad ora sui 52 in programma entro il 12 febbraio, dopo aver superato i mille votanti, il primo bilancio ufficiale da parte della Federazione provinciale vede Stefano Bonaccini in testa con il 62% dei consensi, seguito da Elly Schlein al 28%, Gianni Cuperlo all’8,7% e Paola De Micheli allo 0,69%.

Ieri il Comitato a sostegno di Gianni Cuperlo ha rotto la calma apparente in cui nel Pd si sta svolgendo la campagna congressuale ed ha aperto una prima crepa. Una critica, quella del Comitato Cuperlo, non tanto con l’accusa di irregolarità su tessere e iscritti che hanno partecipato al voto, ma su come i gruppi dirigenti locali che vengono definiti «i maggiorenti del Pd», influenzino e pilotino il voto per dare la misura della propria forza. In una nota il Comitato Cuperlo sostiene che «da un primo sguardo ai risultati dei congressi tenutisi fino ad oggi, non possiamo che essere felici di stare contribuendo al processo di rigenerazione del Pd. Dobbiamo dire grazie per il risultato che questa mozione sta ottenendo: non numerico, ma culturale e di senso, riconosciuto trasversalmente». Poi l’affondo: «Invitiamo, però, i maggiorenti di questo partito a una gestione e partecipazione più libera e realmente costituente. I risultati di alcuni circoli, dove la mozione Bonaccini si attesta su un 80% dal sapore bulgaro e con una affluenza anomala rispetto agli altri, fanno sospettare l’attivismo di un gruppo dirigente locale che gestisce e orienta il consenso ancora in un’ottica muscolare alla ricerca di accreditamenti. Quando in un circolo una candidatura raccoglie percentuali sproporzionate, è evidente che siamo di fronte a uno stravolgimento del processo democratico. A Reggio ci siamo sempre indignati per certe gestioni... non importiamole». E conclude: «Crediamo che ridurre tutto a una logica di arruolamenti facendo pesare ancora una volta il ruolo di potentati e filiere sia un errore e che ci sia bisogno di un momento di vera sincerità sulle ragioni della nostra sconfitta».

Parole che fanno riferimento ai congressi in cui Bonaccini ha superato abbondantemente il 70% come a Bagnolo, Casalgrande, Quattro Castella, Scandiano fino all’85% di Toano. Un’accusa che il segretario provinciale del Pd Massimo Gazza ha immediatamente respinto. «Il congresso – ha detto – si sta svolgendo nella massima trasparenza e l’organizzazione disposta è garanzia di imparzialità grazie al lavoro della federazione e della Commissione per il congresso guidata da Amos Prati. Il loro lavoro e quello dei segretari di circolo hanno messo i quattro candidati nelle condizioni per far conoscere i loro programmi e agli iscritti di esprimere le loro preferenze. Sono 10 giorni di buona politica e un buon viatico verso il 26 febbraio che si preannuncia un giorno di grande partecipazione democratica».

Stasera sono altri 11 i congressi convocati. Tra questi Castelnuovo Sotto, Castelnovo Monti, San Martino in Rio e Sant’Ilario, mentre per sabato è prevista un'altra infornata di congressi in città.