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Scuola, il sogno americano di Alice «Studio negli Usa e farò il chirurgo»

Alice Benatti
Scuola, il sogno americano di Alice «Studio negli Usa e farò il chirurgo»

La studentessa del liceo Canossa sta frequentando l’anno in Pennsylvania

08 febbraio 2023
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Reggio Emilia Da Reggio Emilia a Mount Joy, comune di poco più di 8mila abitanti della Pennsylvania, per studiare in una high school americana. Oltreoceano ormai da sei mesi grazie all’organizzazione YouAbroad, la 17enne Alice Lumia, studentessa del liceo linguistico Canossa, al telefono dagli Stati Uniti non nasconde l’entusiasmo. «È stata la migliore decisione della mia vita», confessa la ragazza, che nella sua nuova scuola è entrata a far parte di un club impegnato a raccogliere fondi per un’associazione che aiuta i bambini malati di cancro e le loro famiglie. Nessuna nostalgia della scuola italiana: «qui l’ansia è scomparsa e sono io a scegliere quali corsi frequentare». Non solo: grazie alla Donegal High School di Mount Joy, è bastato un semestre per chiarirle le idee sul suo futuro. «Studierò in un college americano per diventare chirurgo».

Allora Alice, come va nella tua nuova scuola?

«Qui è fantastico. La scuola superiore americana ha una durata di quattro anni, invece dei cinque previsti in Italia. Sto frequentando l’ultimo anno: sono una studentessa Senior. Nella mia high school ieri (lunedì per chi legge, ndr) si è tenuta la “Senior Night”: la notte in cui ogni squadra sportiva della scuola celebra i suoi studenti dell’ultimo anno. Io faccio parte della squadra di bowling e, essendo io l’unica Senior, la ricorrenza si è trasformata in una serata interamente dedicata me. È stato bellissimo! Tutti hanno cercato di renderlo un momento speciale. Gli altri studenti e i quattro coach hanno cantato l’inno italiano in mio onore. Il mio coach ha anche trasmesso la serata in diretta, in modo che la mia famiglia italiana potesse essere presente a distanza».

Cosa ci racconti invece del club con cui sei impegnata nella lotta contro il cancro infantile?

«Si chiama“Mini-Thon” e non potrei essere più felice di farne parte. Sono arrivata qui con l’idea di fare parte di un club e quando mi hanno parlato di questo ho pensato “perché no, ci provo”. Il nostro è un gruppo molto unito: insieme cerchiamo sempre nuove idee per coinvolgere nella causa gli altri studenti ma anche famiglie esterne alla scuola. Dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo raccolto 2mila dollari per l’associazione “Four Diamonds”, che assicura assistenza ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie. Il più grande evento si è tenuto durante una partita di football durante la quale il nostro club è riuscito a raggiungere circa 800 dollari, una cifra mai raggiunta in una sola serata».

Com’è l’esperienza in famiglia?

«Non potevo chiedere una famiglia migliore. Sono super carini e non mi fanno mancare nulla. Ci sono mamma, papà e due figli di 10 e 12 anni che...mi ricordano mio fratello. Poi, oltre a me, è ospite un’altra studentessa che viene dalla Romania. Anche nelle amicizie sono stata fortunata: sono cinque le mie amiche più care e sono sicura che il nostro legame rimarrà anche dopo questa esperienza.

Scuola italiana o scuola americana? C’è qualcosa che vorresti “importare” a Reggio?

«La scuola italiana non mi manca, penso sia tossica. Io pretendo molto e ho dato tutta me stessa alla scuola ma negli ultimi anni ne sono uscita mentalmente distrutta: ero sempre ansiosa, stressata, non mi prendevo cura di me stessa. Qui non ho mai ansia prima di andare a scuola, nemmeno nei giorni dei test. Della scuola americana mi piace il poter frequentare le classi che più mi interessano. Nel primo semestre, che è appena finito, ho frequentato anatomia, storia della Pennsylvania, legge e inglese. Anatomia mi è piaciuta particolarmente perché alla fine di ogni capitolo c’era una dissezione di animali da fare. Ho imparato molto e mi si sono chiarite le idee sul futuro».

Cioè?

«Prima di arrivare in America ero indecisa tra criminologia e medicina. Ora, grazie soprattutto al corso di anatomia, so quale strada voglio intraprendere: studiare medicina in un college americano. Nel mio futuro ora vedo la carriera da chirurgo».