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Via ai lavori in piazza San Prospero, il cantiere non sfratterà i dehors

Serena Arbizzi
PIAZZA SAN PROSPERO PRIMA DEI LAVORI
PIAZZA SAN PROSPERO PRIMA DEI LAVORI

Dal 20 al 25 febbraio partirà l’intervento di riqualificazione che dovrebbe durare quattro mesi: accessibili attività e abitazioni

11 febbraio 2023
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Reggio Emilia I leoni di piazza San Prospero ritorneranno a ruggire.

È, ovviamente in senso metaforico, la promessa fatta dall’amministrazione nello svelare il nuovo volto di “piazza piccola”, la più amata dai reggiani, intitolata al patrono cittadino. Gli interventi per la riqualificazione arrivano dopo 60 anni dai precedenti e sono imminenti: la partenza è prevista nella fascia di giorni compresa tra il 20 e il 25 febbraio. Si tratta di una data molto attesa, frutto di un intrecciarsi di studi, progetti e contatti con le categorie coinvolte, dai residenti ai commercianti.

Ieri, la piazza San Prospero che verrà è stata presentata dal sindaco Luca Vecchi, dall’assessore ai lavori pubblici Nicola Tria e dall’assessora al centro e alle attività produttive Mariafrancesca Sidoli.

Le opere comporteranno un investimento di 750mila euro: si andrà dalla rimozione della pavimentazione esistente con parziale recupero dei materiali alla realizzazione del massetto della futura pavimentazione e il posizionamento delle nuove reti di drenaggio e infrastrutturali. La costante sarà il porfido rosso, mantenuto anche nella nuova pavimentazione che conterrà elementi di dettaglio, come la nuova passerella di accesso al sagrato di San Prospero. I cubetti di porfido saranno composti con trame e disegni di posa diversi da quelli attuali e si creerà uno spazio unico, con l’eliminazione di tutti i dislivelli anche tra piazza e portico, cui potrà accedere anche chi ha mobilità ridotta.

Tutte le attività commerciali, anche durante la durata del cantiere, saranno accessibili, e anche le distese all’aperto, i dehors, non saranno sfrattati. Anche le residenze private e la basilica di San Prospero potranno essere raggiunte tramite percorsi pedonali e i portici. Nel corso del cantiere ci saranno più azioni comunicative e anche visite guidate.

La superficie di intervento si estende su 2.400 metri quadri. È prevista la creazione di un punto di un’area a servizio del cantiere a metà dello Stradone del Vescovado che comporterà l’eliminazione, per tutta la durata del cantiere, di una decina di parcheggi. Non verrà, invece, toccata la pavimentazione sotto il portico. La riqualificazione del selciato della piazza, per forme e materiali, è stato concordato con la Soprintendenza che, nel corso degli interventi per sondare la presenza di reperti archeologici, aveva ritrovato tracce di sepolture e alcuni mosaici di epoca romana a quote profonde. Anche gli scavi per la realizzazione delle pendenze saranno svolti sotto la sorveglianza archeologica e la Soprintendenza farà alcuni sondaggi integrativi.

I lavori prevedono l’inserimento di percorsi tattili in pietra per garantire l’orientamento alle persone non vedenti: saranno così guidate nell’attraversamento per raggiungere l’altro tratto del portico. La durata degli interventi sarà circa di quattro mesi, in modo da poterne permettere i pieno utilizzo dall’estate. Tra gli obiettivi, infatti, c’è quello di estendere la movida da piazza Fontanesi, che attualmente ne è il fulcro, ad altre zone del centro.

La pianificazione dei lavori procederà per step: inizialmente sarà necessario chiudere per intero la piazza. Man mano che il cantiere avanzerà verranno liberate innanzitutto le aree sul perimetro e i lavori si concentreranno sul centro della piazza.

«Si tratta di un impegno mantenuto che i colloca in un percorso di riqualificazione che segue altre piazze e si accompagna ai lavori al mercato coperto e in viale Ariosto – spiega il sindaco –. Stiamo studiando, inoltre, una serie di iniziative per diffondere il sistema movida e non concentrarla solo su piazza Fontanesi».

«Occorreva iniziare i lavori su tutta la piazza per necessità di cantiere – aggiunge l’assessore Tria –. Pavimentarla sembra banale, ma non lo è. Nell’unico plateatico centrale i cubetti di porfido saranno collocati in modo lineare e per segnare lo spazio esterno saranno ad archi contrastanti». Interessate dalla pavimentazione anche via del Torrazzo, vicolo Broletto, stradone del Vescovado e via della Torre.

«I luoghi pubblici hanno corpo e anima – aggiunge l’assessora Sidoli –. Per questo abbiamo introdotto e accompagnato il cantiere con azioni precise di relazioni con il territorio. Questo lavoro accompagnerà tutta la durata del cantiere, con la presenza di funzionari del Comune. C’è entusiasmo per la partenza di questi lavori così attesi». 

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