Gazzetta di Reggio

i Serena Arbizzi

Reggio Emilia «Più di un anno fa scrissi al Comune della colonna con le crepe al cimitero di Codemondo. Mi risposero che sapevano del problema e che avrebbero provveduto alla sistemazione. La primavera è passata da un anno e ormai arriviamo alla seconda. Nel frattempo le colonne pericolanti sono diventate tre. Io non ci passerò più lì sotto».

Dopo la battaglia per via Antica, chiusa improvvisamente e al centro di un procedimento giudiziario, i cittadini di Codemondo sono di nuovo sul piede di guerra per le condizioni del cimitero. Qualcosa, però, si muove e il Comune ha annunciato che il problema, conosciuto, verrà risolto entro un paio di mesi.

Sono diverse, nel frattempo, le segnalazioni arrivate dai residenti nella frazione per porre l’accento sul degrado al cimitero.

Più cittadini, infatti, si sono accorti delle crepe nella parte più alta di una colonna.

Nel corso del tempo la situazione si è estesa ad altre due colonne e i cittadini chiedono che venga ripristinata al più presto la situazione originaria.

«Non si può lasciare un cimitero in queste condizioni – aggiungono alcuni residenti –. Ci sono lapidi sprofondate e, da un sopralluogo che abbiamo fatto appositamente nei giorni scorsi, abbiamo notato i cartelli del Comune messi a cavalletto a protezione di certe aree. Basterebbero poche risorse per mettere mano alla soluzione di questi problemi: non sono necessarie grandi manovre di bilancio per ripristinare la situazione di sicurezza e di decoro in modo che chi ha i propri cari al camposanto nella frazione possa accedervi in sicurezza».

«I cittadini, qui a Codemondo, stanno aspettando la realizzazione di una serie di promesse, come la ciclopedonale, dove da anni attendono l’illuminazione – rimarca Ivaldo Casali, residente a Codemondo, responsabile della legalità e della sicurezza di Fratelli d’Italia –. Qui si è verificata una serie di negligenze che fa chiedere ai cittadini se la frazione sia un’entità separata o parte della città che dovrebbe tutelarla».

L’assessore Lanfranco de Franco rassicura i cittadini, facendo presente che il problema è noto agli uffici comunali ed è in via di risoluzione.

Anche ieri è stato effettuato un sopralluogo per monitorare la situazione e dare ulteriore impulso agli interventi necessari.

«Per l’intervento serviranno un paio di mesi – spiegano dall’amministrazione –. Dall’anno scorso a oggi abbiamo analizzato la questione, rimosso un albero le cui radici contribuivano al problema, tenuta monitorata la situazione e predisposto il progetto di consolidamento. Inoltre, abbiamo ripristinato la pavimentazione che creava intralcio. Non c’è pericolo imminente di crollo, altrimenti avremmo interdetto l’accesso. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) sono stati sul posto l’ingegnere strutturista e l’impresa per dare l’inizio dei lavori di sottofondazione e rinforzo delle travature soprastanti». l