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Calano gli iscritti all’università «ma Unimore regge»

Martina Riccò
INAUGURAZIONE SEMINARIO UNIMORE
INAUGURAZIONE SEMINARIO UNIMORE

A Reggio una flessione dell’1,5% contro il 2% nazionale. Il prorettore Giovanni Verzellesi: «Tra le cause affitti cari e pandemia»

15 febbraio 2023
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Reggio Emilia Nel corrente anno accademico gli studenti immatricolati (cioè i nuovi iscritti al primo anno di corso) nella sede reggiana di Unimore sono stati 2.904, con una leggera flessione di 51 unità (pari a 1,5 punti percentuali) rispetto all’anno precedente. Quattro dei sette dipartimenti di Unimore presenti a Reggio hanno registrato un aumento di immatricolati rispetto al precedente anno accademico. I restanti tre una contenuta diminuzione.

Sullo sfondo del «calo fisiologico» registrato nelle altre università italiane (anche l’Alma Mater di Bologna ha perso il 6,5% degli iscritti) il dato non sorprende. «Questi andamenti – spiega il prorettore di Unimore, Giovanni Verzellesi – vanno inquadrati all’interno di una tendenza generale, riscontrata a livello di intero sistema universitario nazionale, di diminuzione del 2% delle immatricolazioni. Per la sede reggiana di Unimore, il dato di quest’anno sostanzialmente conferma quello dello scorso anno, il quale aveva rappresentato una correzione al ribasso delle immatricolazioni dopo un decennio di crescita ininterrotta».

Nel dettaglio, il Dipartimento di Comunicazione ed Economia è stato quello con maggiori immatricolazioni: i nuovi iscritti sono 835 (89 in meno rispetto all’anno accademico 2021-2022). Seguono il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane con 764 immatricolati (gli iscritti sono però 79 in più rispetto allo scorso anno accademico) e il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria con 515 immatricolati (71 in meno rispetto al 2021-22).

Il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze ha registrato 387 immatricolati (anche in questo caso è da sottolineare un aumento rispetto allo scorso anno, con 29 immatricolati in più), mentre il Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche conta 286 immatricolati (12 in meno rispetto al 2021-22). Chiudono la “classifica” il Dipartimento di Scienze Vita (area Scienze agro-alimentari) con 67 immatricolati (6 in più dello scorso anno) e il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto con 50 immatricolati (7 in più rispetto all’anno precedente).

Per il prorettore Verzellesi sono diversi i fattori che hanno condizionato l’andamento delle immatricolazioni negli ultimi due-tre anni. «Il principale fattore esterno – spiega – è rappresentato dagli effetti, ancora non completamente riassorbiti, della pandemia. Primo fra tutti la riduzione della propensione a studiare lontano da casa, con impatto sul numero di studenti provenienti da altre regioni. Rispetto a quest’ultimo aspetto persiste poi un problema relativo alla disponibilità e al costo degli alloggi». Il principale fattore interno, con una specifica ricaduta sulla sede reggiana, «è stata invece la necessaria introduzione di numeri programmati su alcuni corsi di studio che avevano raggiunto un numero di iscritti sproporzionato rispetto alla disponibilità di strutture per una didattica di qualità. Quest’ultima è in larga misura collegata all’esistenza di aule e laboratori didattici adeguati per il numero degli studenti».

Da qui l’impegno di Unimore per potenziare le strutture didattiche di entrambe le sedi, quella reggiana e quella modenese, «per continuare a essere un’università di formazione e ricerca di elevata qualità, caratterizzata da un’elevata percentuale di laureati rispetto al numero di immatricolati nei corsi di studio, bassa percentuale di abbandono ed elevata occupabilità dopo la laurea».

A Reggio l’unico “nuovo” polo universitario rispetto ai due poli storici di palazzo Dossetti e del campus San Lazzaro è Palazzo Baroni, conosciuto appunto come “terzo polo” e attivato nello scorso anno accademico all’interno dell’edificio del Seminario Vescovile in viale Timavo. Palazzo Baroni ospita il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane che ha complessivamente circa tremila iscritti (nel più recente anno accademico per il quale si hanno dati definitivi, cioè nel 2021/22, gli iscritti erano precisamente 2.965).

Il “quarto polo” di Unimore a Reggio è invece in fase di realizzazione nel Capannone 15/C del Parco dell’Innovazione, nell’area delle ex Officine Reggiane. Ospiterà quattro corsi di studio, due dei quali appositamente attivati nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Unimore, Comune di Reggio, Unindustria Reggio Emilia e Stu Reggiane. Questi due nuovi corsi di studio sono il corso di laurea in “Analisi dei dati per l’impresa e la finanza” del Dipartimento di Comunicazione ed Economia e il corso di laurea magistrale in “Digital automation engineering” del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria. Entrambi i corsi sono stati attivati già nel corrente anno accademico, anche se collocati momentaneamente rispettivamente a Palazzo Dossetti e all’interno di spazi messi a disposizione da Unindustria all’interno della propria sede in via Toschi. Gli altri due corsi che avranno sede nel Capannone 15 sono il corso di laurea in “Digital Education” e quello in “Scienze e tecniche psicologiche”. È previsto che il “quarto polo” cominci a ospitare le attività didattiche nel corso del prossimo anno accademico, non appena saranno finiti i lavori di ristrutturazione del capannone. A regime, il quarto polo sarà frequentato da più di 1.500 studenti.  

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