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Scuola, il nodo esuberi per i nuovi iscritti del Bus Pascal e del Canossa

Luciano Salsi
Studenti davanti al polo scolastico di via Makallè
Studenti davanti al polo scolastico di via Makallè

Spedite già decine di lettere alle famiglie degli esclusi Il provveditore: «Confido che le scelte siano condivise»

15 febbraio 2023
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Reggio Emilia Sono circa cinquemila gli alunni di terza media che si sono iscritti alla prima classe delle superiori della nostra provincia per il prossimo anno scolastico. Alcune decine non potranno frequentare le scuole preferite, il Pascal e il Canossa, ma dovranno accontentarsi di quelle indicate come seconda o terza opzione. Negli indirizzi che registrano un esubero sono accolti solamente i ragazzi che hanno superato la selezione, in prima istanza quelli la cui scelta era coerente con il consiglio orientativo dei loro attuali insegnanti, poi quelli favoriti dall’eventuale sorteggio. Da gli istituti le lettere sono state già spedite e molti genitori sono stati già informati.

Ciò dipende dall’insufficiente numero delle aule e dei laboratori disponibili. L’amministrazione provinciale, tenuta a provvedere all'edilizia scolastica, la potenzia dove e quando prevede un incremento non temporaneo degli iscritti, ma il calo demografico ne ha già determinato la diminuzione alle elementari e alle medie e promette di estenderla al grado successivo dell'istruzione. Entro la fine di gennaio erano pervenute 4.514 domande online su un totale di 5.188 alunni, alcuni dei quali si sono indirizzati nelle province confinanti di Parma, Modena e Mantova. Gli altri si sono rivolti alle segreterie scolastiche, che hanno impiegato qualche giorno per smistare e conteggiare le istanze cartacee. Secondo la procedura informatica l’istituto Pascal, ancora conosciuto come Bus, rispetto all’anno scorso sale da 402 a 420 nuove iscrizioni alle classi prime. La crescita è tutta concentrata nell'indirizzo liceale di scienze applicate, mentre quello di informatica perde una trentina di iscritti e rimangono stabili l’artistico e l’indirizzo di amministrazione, finanza e marketing.

Ciononostante gli esuberi riguardano tutti gli indirizzi, com’è avvenuto quasi sempre dal 1973, l’anno di nascita del Bus.

«La selezione – riferisce la dirigente Sonia Ruozzi – è stata fatta sulla base dei soli consigli orientativi per l’artistico e l’amministrazione, anche con il sorteggio per il liceale e l’informatico».

Il liceo Canossa vede aumentare le nuove iscrizioni da 334 a 359. La differenza (più 25) è dovuta allo squilibrio fra gli indirizzi di scienze umane ed economico-sociale, che crescono sensibilmente, e il linguistico che si contrae in minore misura. «Abbiamo selezionato le iscrizioni – precisa il dirigente Daniele Cottafavi – con i soli consigli orientativi. Formeremo cinque classi prime corpose nei due indirizzi umanistici. Il linguistico scenderà da tre a due. Ne rimarrà una di coreutico».

Le variazioni delle altre scuole non sono state tali da determinare finora un aumento delle nuove classi prime. È invece problematica la situazione nella provincia di Modena, dove la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale ha incontrato i presidi di tre istituti alle prese con le proteste delle famiglie per le molte esclusioni.

«Capisco – ammette Paolo Bernardi, dirigente dell'Ufficio scolastico di Reggio Emilia – la delusione delle famiglie costrette a rinunciare all'istituto preferito. Le scuole reggiane le hanno guidate verso un ricollocamento indolore. Confido che nella maggior parte dei casi sia una scelta condivisa. Rimarrà un numero fisiologico, suppongo una ventina, che si sentirà insoddisfatto. Non posso dire che qui il problema non esista, ma non lo vedo in tinte drammatiche. Non possiamo accogliere tutti aumentando ulteriormente il numero degli alunni per classe».